Non ci sarà Simone Rattalino a guidare il Borgio Verezzi nel campionato 2020/2021. Il tecnico andorese ha infatti spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a intraprendere un nuovo percorso, senza però nascondere un certo rammarico.
"Abbiamo vissuto una stagione incompleta e questo lascia un pizzico di rimpianto. Non nascondo però l'esigenza e il piacere di riavvicinarmi a casa, per il sottoscritto, infatti, Borgio non è dietro l'angolo.
Ho vissuto comunque una bellissima esperienza: credo che abbiamo lavorato al meglio, integrando lo "zoccolo duro" della Prima Squadra con i nuovi innesti. Ci è voluto del tempo, era fisiologico, ma alla fine ha preso vita un gruppo nuovo, con il quale era davvero piacevole lavorare, tanto che i risultati non sono tardati ad arrivare.
Non è stato possibile - continua Rattalino - però coglierli. Al momento del'interruzione del campionato eravamo in piena zona playoff, a pochissimi punti dalla San Filippo Neri, la formazione che, insieme all'Argentina, aveva i favori del pronostico.
Ringrazio quindi i ragazzi, nessuno escluso, per la disponibilità e la vogli adi mettersi in gioco: hanno dimostrato il piacere di stare insieme ed è un fattore che in qualsiasi categoria fa la differenza. Una nota speciale la merita Mirko Cresci: mi ha voluto lui a Borgio, mi è stato vicino tutto l'anno ed ha palesato una sensibilità umana fuori dal comune.
Auguro al Borgio Verezzi, e ai giocatori che indosseranno i colori rossoblu, le migliori fortune. Se le meritano perchè ho avuto modo di rapportarmi con ragazzi a modo e corretti, pronti a dare tutto sul campo.
Resta il rammarico più grande nel non esserci tolti insieme delle belle soddisfazione. Avremmo visto sicuramente i frutti del lavoro svolti, invece ne abbiamo raccolti troppo pochi".