L'arenamento dell'attività sportiva del Savona FBC e il disfacimento del vivaio biancoblu ha portato inevitabilmente a delle conseguente di rilievo nel mondo del calcio giovanile savonese.
Un'onda d'urto che si è propagata anche dalle parti del “Ruffinengo”, con l'”Academy Savona – Legino”; il presidente Pietro Carella non alza però bandiera bianca, togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe.
Presidente, che tipo di ripercussioni avete avuto?
“Si è sentito parlare poco del Legino in questo periodo, ma ad ogni disavventura societaria del Savona siamo andati incontro a delle situazioni che inevitabilmente ci hanno fatto male.
Con la presidenza Cavaliere avevamo imbastito il discorso dell'Academy, che aveva portato anche a degli ottimi risultati. Con l'ultima dirigenza, invece, non c'è stato modo di collaborare, ma il progetto va avanti in entrambe le sue funzioni: quella sociale, togliendo i ragazzi dalla strada, garantendogli degli istruttori competenti, e quella tecnica, vista la composizione e il buon livello di tutte le leve”.
Con il “nuovo” Savona sareste pronti a collaborare, proponendo anche la disponibilità del “Ruffinengo” per le gare interne dei biancoblu?
“Auguriamo il meglio all' Asd Savona. Aspettiamo nelle prossime ore l'ufficializzazione dell'organigramma, ma di sicuro l'auspicio è che possano percorrere la loro strada, raggiungendo i propri obiettivi. Sul fronte campo siamo disponibili a parlarne per le partite domenicali, seppur, con le misure Covid, sia complicato trovare degli spazi, visto anche l'arrivo della Spotornese. Con buona volontà si può trovare sempre una soluzione. C'è un però”.
Dica.
“In orbita Asd Savona potrebbe comparire una figura a noi poco gradita. Nel caso questa ipotesi venga confermata il discorso verrebbe meno”.
Una frattura di difficile composizione?
“La faccio breve. Eravamo pronti a farci carico del Settore Giovanile biancoblu, preservandone i tesserati. C'era un progetto con Fabio Siriani e la benedizione del Genoa, attraverso il suo responsabile del Settore Giovanile, Michele Sbravati, ma una terza persona non si è comportata al meglio, motivo per cui non abbiamo il piacere di rapportarci nel caso entrasse nel nuovo Savona. Eravamo disponibili anche a istituire delle doppie leve, come Legino e Academy, affinchè ogni squadra potesse fare classifica”.
Le conseguente del lockdown quanto influiranno sul mondo Legino?
“Non sono tempi facili e mantenere una squadra in Promozione è oneroso, ma abbiamo il nostro dna che, dopo tre decadi, ci ha permesso di arrivare ad oggi. La nostra personalità non potrà cambiarla mai nessuno e sono felice che, quando non ci sarò più, potrà raccogliere il testimone Fabio Tobia. La serenità maggiore ce la danno le nostre strutture, il campetto in sintetico e l'impianto fotovoltaico. Ciò ci permetterà di poter investire con serenità almeno fino al 2034. Abbiamo anche potenziato i nostri quadri tecnici, trovando figure di alto profilo che ci potessero dare un mano. Non sono mesi facili per nessuno, ma con queste basi, ripartiamo con delle certezze forti”.
L'organigramma:
Presidente: Pietro carella
Vice presidente: Dott. Mauro Perria
Direttore generale: Andrea Berta
Medico sociale: Stefano Bertora
Massaggiatore: Manuel Gerundo
Segretario: Gerolamo Damonte
Direttore sportivo: Franco Villa
Addetto agli arbitri: Gianpiero Mina
Responsabile organizzativo: Ezio Stavros
Consulente: Fabio Ferrando
Allenatore Prima squadra: Fabio Tobia
Staff Tecnico: Antonio Caprio, Simone Ravera, Alessandro Zucchelli
Preparatore atletico: Lucio Agate
Responsabili portieri: Davide Baldaccini, Aldo Gastaldo
Dirigenti Prima squadra: Ferdinando Paonessa, Adelmo Bandello, Roberto Rosario
Responsabile settore giovanile: Cesare Errico
Segreteria settore giovanile: Rino Roccabianca