Calcio - 28 dicembre 2020, 07:00

Il Comitato Tecnico Scientifico mantiene la linea dura sulla ripresa delle attività sportive

In forte dubbio la riapertura degli impianti sciistici dal 7 gennaio. Il rugby non aspetta il nuovo Dpcm e rinvia tutto a inizio marzo

Tutti i tesserati partecipanti ai campionati dilettantistici, ma soprattutto i gestori delle palestre e dei centri per gli sport amatoriali (in primis il calcetto), stanno aspettando un segnale di ottimismo da parte del Governo in vista del nuovo Dpcm che sarà varato a metà gennaio.

Un auspicio palesato a più riprese dal ministro Spadafora nella prima parte di dicembre, ma che sembra essersi sopito giorno dopo giorno.

Basterà attendere però verosimilmente l'inizio dell'anno nuovo per comprendere a pieno le intenzioni dell'Esecutivo, in vista delle nuove disposizione attese dal 16 gennaio.

Osservando però i primi segnali tangibili, il barometro non volge all'ottimismo. La riapertura degli impianti sciistici dovrebbe infatti slittare oltre al 7 gennaio, inoltre la Federazione Italiana Rugby ha rotto gli indugi, posticipando la ripresa dei campionati al 7 di marzo.

"Una parte rilevante dei mezzi di risalita - si legge nella nota del CTS - nei comprensori sciistici (in particolare cabinovie e funivie) presentano caratteristiche strutturali e di carico tali da poter essere assimilati in tutto e per tutto ai mezzi utilizzati per il trasporto pubblico locale (autobus, filobus, tram e metropolitane), rappresentando pertanto un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta in base alla classificazione del livello di rischio di contagio da SARS-CoV-2. Deve pertanto prevedersi un’efficace riorganizzazione del sistema degli impianti di risalita da affiancare a misure di prevenzione e protezione collettive e individuali che necessitano, comunque, della collaborazione attiva degli utenti che dovranno continuare a mettere in pratica i comportamenti previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia".

Appunti che stridono anche con una possibile ripresa degli sport da contatto, tenendo conto delle possibilità di contagio in campo e negli spogliatoi.

Il Governo non intende abbassare la guardia soprattutto ora che la campagna vaccinale ha preso il via e che l'indice Rt sta lentamente risalendo verso quota 1.

Pochi giorni d'attesa quindi e si conoscerà il responso del Governo, ma il rischio di un ulteriore slittamento per la ripartenza dei vari campionati è da tenere in piena considerazione.

 

redazione