L'appuntamento con la storia al cospetto di sua maestà lo Zoncolan. Il battesimo col successo della Eolo-Kometa coincide con la conquista di una delle salite simbolo del ciclismo italiano: tutto merito di Lorenzo Fortunato, 25enne bolognese, che impone la sua legge arrivando da solo al traguardo. In mezzo alla nebbia, al freddo, sbucano per primi i colori del team Eolo e sono un raggio di sole che illumina il Giro d'Italia.
Secondo posto per Tratnik, travolto dal ritmo del vincitore e lasciato da solo sulle ultime rampe del mostro della Carnia, terzo un grande, grandissimo Covi: un'altra giovane ma bella realtà italiana. E che dire della maglia rosa, Egan Bernal? Cinico calcolatore scortato dalla Ineos fino allo scatto di Yates, subito prontamente disinnescato e poi addirittura sorpassato: il colombiano chiude con un quarto posto pesantissimo in ottica classifica generale, guadagnando su tutti i big. Nella graduatoria principale alle spalle del gigante della Ineos ora c'è Yates (a 1'33") poi Caruso (1'51"), mentre scivola in quarta posizione Vlasov (1'57"). Ritardi importantI anche per Evenepoel, Valter e soprattutto Nibali.
Domani quindicesima tappa Grado-Gorizia, con sconfinamento in Slovenia. Qualche salita ma niente a che vedere con le fatiche di oggi.