Il filtro antiparticolato è un sistema adottato nelle auto con motori Diesel che permette l’abbattimento delle emissioni inquinanti. In questo articolo vedremo cos’è e come funziona questo sistema, qual è la sua storia e cosa è in grado di fare per garantire la nostra salute. Ma vediamo innanzitutto di capire cosa si intende per particolato.
Cos’è il particolato
Il particolato (più comunemente conosciuto con l’espressione “polveri sottili”) è un insieme di sostanze liquide o solide, ha dimensioni di pochi micron ed è sospeso nell’aria soprattutto nelle zone urbane, dove rappresenta uno degli elemenStudi scientifici hanno dimostrato che il particolato è responsabile dell’insorgenza di tumori e della loro propagazione. L’OMS ha dichiarato che si tratta della più pericolosa forma di inquinamento, in grado di provocare malattie respiratorie e attacchi cardiaci a causa della facilità con cui penetra nel sangue e nei polmoni.
Cos’è il filtro antiparticolato e a cosa serve
Il filtro antiparticolato, Diesel Particulate Filter (DPF), è un elemento di depurazione dei gas di scarico dei motori Diesel. Ha il compito di purificare i gas di scarico attraverso il loro passaggio in una serie di piccoli canali che bloccano le polveri sottili. Consente di rispettare i limiti di emissione a partire dai modelli Euro 4 e successivi per i quali è diventato obbligatorio, e di ridurre sostanze tossiche come idrocarburi policiclici aromatici.
Un po’ di storia
Il primo ad installare e utilizzare questo sistema di filtraggio nel 2000 fu il gruppo PSA (Peugeot-Citroën SA). Il filtro fu brevettato e in poco tempo anche le altre case automobilistiche elaborarono i loro sistemi di filtraggio. Questo ha portato a varie versioni di DPF ma il funzionamento di base è identico per tutti.
Funzionamento del filtro antiparticolato
Il sistema è costituito da un elemento filtrante, simile ad un catalizzatore, al cui interno sono presenti piccoli canali attraversati dai gas di scarico. Tali canali si presentano chiusi nella parte finale e trattengono le polveri sottili, mentre lo smaltimento dei gas avviene attraverso le pareti porose del filtro. Una parte fondamentale dell’intero sistema è la rigenerazione. A lungo andare, infatti, generalmente intorno ai 500 km percorsi, il livello delle particelle accumulate nel filtro raggiunge il limite massimo consentito. A questo punto comincia la fase di rigenerazione automatica dove le polveri vengono distrutte attraverso la combustione. Per ottenere la combustione il filtro va portato a 600°, soltanto a queste temperature, infatti, è possibile trasformare il particolato in anidride carbonica e ossido di carbonio.
Filtri antiparticolato in commercio
Alla luce di quanto detto finora è chiaro quanto sia indispensabile, e in alcuni casi obbligatorio, questo sistema sulle automobili. L’inquinamento atmosferico prodotto dai nostri mezzi di locomozione è una delle principali cause di quello globale. Non ci resta che seguire le norme per tutelare la nostra salute e attrezzarci per ottenere il meglio che c’è sul mercato, acquistando prodotti Krosfou che produce filtri antiparticolato nuovi e ad alte prestazioni.
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