E' arrivato il verdetto del Giudice Sportivo su Plodio - Cengio.
Per i granata, che hanno abbandonato il campo reclamando l'attenzione del direttore di gara per un un insulto razzista che un giocatore del Plodio avrebbe rivolto a un avversario, è arrivata invece la sconfitta a tavolino.
L'arbitro non ha infatti "avuto percezione del lamentato insulto discriminatorio", come si legge nella nota del Giudice Sportivo.
PLODIO 1997 - CENGIO
Rilevato dagli atti ufficiali che la gara in epigrafe è stata sospesa dal D.G al minuto 33 del p.t.in quanto l'allenatore del Cengio con tutta la panchina lamentavano con veemenza di aver udito un insulto discriminatorio rivolto al giocatore n. 9 e conseguentemente il Cengio rientrava negli spogliatoi. A seguito della suddetta scelta il D.G. convocava per ben due volte il capitano del Cengio che gli confermava l'intenzione di non proseguire la gara. Nonostante le proteste della panchina del Cengio il D.G. non ha avuto alcuna percezione del lamentato insulto discriminatorio e quindi, vista la scelta della società Cengio, ha decretato la sospensione dell'incontro. Tutto quanto sopra premesso, vista la mancanza di qualsivoglia evidenza che provi l'utilizzo di insulto discriminatorio verso giocatori del Cengio, visto l'art. 10 CGS, si delibera:a) di comminare alla società Cengio la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3; b) di comminare alla società Cengio l'ammenda di E. 50,00 con diffida.