Calcio - 15 marzo 2022, 16:20

Calcio, Seconda Categoria. L'Albissole fa festa con tre turni d'anticipo, mister Gasparlin: "Vincere non è mai semplice. Tantissime le dediche per questo risultato"

I ceramisti tornano in Prima Categoria

Calcio, Seconda Categoria. L'Albissole fa festa con tre turni d'anticipo, mister Gasparlin: "Vincere non è mai semplice. Tantissime le dediche per questo risultato"

E’ sicuramente stata una domenica di festa quella vissuta in casa Albissole, i ceramisti hanno infatti vinto matematicamente il girone C di Seconda Categoria con tre turni d’anticipo. Un successo costruito a suon di goal e vittorie, una cavalcata lunga culminata con la vittoria per 2 a 0 in casa della Rocchettese e il contemporaneo pareggio del Dego. Un vantaggio di 10 punti oramai incolmabile, che premia la squadra sicuramente più attrezzata e forte del campionato. Felice e soddisfatto l’allenatore biancoazzurro Roberto Gasparlin, che ha così analizzato:

“Eravamo i grandi favoriti ed è vero, la squadra era forte ed esperta, ma tra il dire e il fare c’è di sempre il mare, vincere infatti non è mai facile. Abbiamo patito diversi infortuni, che ci hanno costretto a sperimentare sempre cose nuove, ma ho avuto tra le mani grandi giocatori e grandi uomini, che hanno sempre dato tutto. Inoltre abbiamo avuto la fortuna di avere una società sempre presente, che ci ha sempre aiutato. Ci ha contraddistinto la voglia di vincere, in tanti hanno provato a fermarci, cercando di non farci giocare, noi siamo sempre andati dritti per la nostra strada giocando il pallone.”

Un ritorno in Prima Categoria cercato fortemente: “Mi piacerebbe continuare a guidare questa squadra, per me è come una seconda casa e vorrei restare qui a vita. Purtroppo nel mondo del calcio la gratitudine non esiste, bisogna sempre dimostrare qualcosa, spero quest’anno di esserci riuscito.”

Come già detto vincere non è mai facile, ma una volta raggiunto il traguardo le dediche non possono mancare: “Dediche tante e meritate” – prosegue il tecnico – “Sicuramente alle mie figlie Alessia e Federica e a mia moglie Fiona, che mi hanno sempre aiutato soprattutto nei momento più difficili e di nervosismo. Al mio cane Poldo, un jack russell che mi ha sempre aspettato dalla porta ogni volta che tornavo da allenamento e che mi ha sempre messo di buon umore. Alla società che è stata straordinaria e ai nostri tifosi che ci hanno sempre seguito e sostenuto, in qualsiasi campo e condizione meteorologica, dimostrando sempre un grande attaccamento alla maglia. Ad DS Aldo Lupi che chiamo sempre “maestro”, mi ha insegnato tante cose e vorrei continuare a lavorare con lui, è straordinario nel trasmettere fiducia e serenità. Infine a tutti coloro che mi sono stati vicini e che mi hanno seguito in questa cavalcata.”

Gabriele Siri

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