Calcio - 29 marzo 2023, 10:22

Calcio, Città di Savona. Tatticismo e pathos sono ancora da tarare

Ieri pomeriggio la presentazione dei soci fondatori ha lanciato il primo segnale di presenza a tutti gli addetti ai lavori, tra intendimenti importanti e alcuni passaggi ancora troppo coperti

Calcio, Città di Savona. Tatticismo e pathos sono ancora da tarare

La sfida è stata lanciata, in maniera anche più palese di quanto è potuto apparire ieri pomeriggio nelle sale della Compagnia Pippo Rebagliati.

Il vestito presentato dal Città di Savona è infatti una sorta di "vedo non vedo", con la volontà di attrarre, senza però concedersi troppo.

Una linea di condotta che per molti aspetti può apparire corretta, tenendo conto del calendario (aprile deve ancora arrivare), ma che necessiterà nel breve - medio periodo di un deciso cambio di passo.

Di fatto quella di ieri non è stata una conferenza stampa, ma una dichiarazione di presenza nei confronti degli addetti ai lavori, che siano tifosi, giocatori o le altre società.

Gli intendimenti dei soci fondatori, affiancati dall'avvocato Simone Mariani, hanno ripercorso il canovaccio standard: vicinanza col territorio, crescita del settore giovanile e passione per i colori sociali. Almeno in questo caso, rispetto a più recenti esperienze, non si è però scaduti in retorica inutile, scomodando vecchi miti.

E' mancato però un passaggio: trasmettere quel "quid" che possa spingere un tifoso ad abbandonare il proprio marchio, quel Savona Fbc che, pur ormai calpestato, con una matricola diversa etc, resta un riferimento affettivo evidente.

L'aspetto più savonese di tutti, invece, si è palesato nella volontà di non rivelare determinate figure, ormai note dallo scorso inverno, in una sorta di costante "Indovina chi?": si è passati dalla vecchia gloria del Torino all'imprenditore torinese a lui legato, fino ad arrivare al responsabile del settore giovanile originario di Finale Ligure. Si può far meglio a livello di comunicazione.

La prudenza è d'obbligo, nel rispetto delle tempistiche regolamentari federali, ma il Città di Savona può e deve alzare le marce, soprattutto per la difficoltà che sta vivendo la diretta concorrente.

Da perdere il nuovo club ha poco o nulla: anche partire dalla Seconda Categoria potrebbe infatti non rappresentare un malus.

Dominare un campionato (non c'è alternativa per una società che vuole raccogliere le redini sportive degli Striscioni) accenderebbe nuovo entusiasmo, dando al contempo la possibilità di tarare budget e organizzazione, strutturare il settore giovanile e acquisire crediblità nell'ambiente.

Le idee sui passi da percorrere sono però chiare, anche di più rispetto al low profile assunto. Poi, come sempre, saranno i risultati a emettere il proprio verdetto.

 

Il video integrale della presentazione:

Lorenzo Tortarolo

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