Un 2023 straordinario con la Gragnano Sporting Club, sodalizio lucchese. Sei vittorie, una serie di piazzamenti sul podio che gli sono valsi in chiusura di stagione il titolo di miglior Dilettante Italiano e di aggiudicarsi anche l'Oscar tuttoBici Gran Premio Jayco AIUIa. Questo il biglietto da visita di Nicolò Garibbo, ventiquattrenne corridore imperiese all'alba della stagione 2024 che lo vedrà gareggiare nelle fila del Team Continental emiliano-romagnolo della Technipes, sotto la supervisione di Davide Cassani e con un tris di ds composto da ex professionisti del calibro di Michele Coppolillo, Francesco Chicchi e Mario Chiesa.
Pochi giorni e si comincia. Il Trofeo Laigueglia 2024 in programma mercoledì 28 febbraio, rappresenta la classica di apertura del calendario italiano e proporrà un parterre di grande qualità. 25 le squadre presenti con 9 formazioni WordTour, 8 Professional e 8 Continental
Nicolò ormai ci siamo. Quali sono le tue sensazioni alla vigilia di quello che rappresenta un momento importante del tuo percorso professionale
“Siamo rientrati dal ritiro in territorio spagnolo dove con la squadra abbiamo trascorso 10 giorni. Sabato 24 febbraio correremo alla Firenze-Empoli in una gara per dilettanti come ultimo test prima del Laigueglia. Come condizione sto abbastanza bene, sappiamo che il livello al Laigueglia è alto e ci sono squadre che si presentano già con tanti giorni di gara nelle gambe. Ci siamo preparati bene, l'obiettivo è di ben figurare. Ovviamente bisogna aspettare il riscontro della corsa che rispetto agli allenamenti, dove magari hai buone sensazioni, è tutta un'altra cosa”.
Bettiol, Sepulveda, Van Den Berg, Moniquet, Chapoussin, Rochas e Busatto, il lotto dei favori è ampio, tu come la vedi?
“Sono tutti nomi importanti. La UAE è la squadra più forte. Nel 2022 monopolizzò il podio con Polanc, Ayuso e Covi, e anche nel 2023 è andata forte, con lo stesso Covi nuovamente terzo. Noi cercheremo di dare il massimo sapendo che dovremo soprattutto difenderci”
Nel Ciclismo moderno si va sempre più forte. Il Laigueglia propone un tracciato nervoso di 202 km con 2600 m di dislivello. Paravenna (6,5 km al 6% di pendenza media, max 12,1%), Testico (7 km al 4,6% di pendenza media, max 9,2%) e il severo strappo di Colla Micheri, da affrontare ben 4 volte (2 km all'8,3% di pendenza media, max 14%) possono fare la differenza?
“Penso che la corsa si decida sul Testico. In genere si affronta forte e si effettua la selezione possibile anche lungo la discesa fatta a tutta. Lì si forma quel gruppo di una quarantina di corridori che poi si vanno a giocare la vittoria”.
Nicolò, uno sguardo, infine, ai prossimi appuntamenti dopo il Laigueglia
“Gareggeremo a Montecassiano, nel maceratese, a ridosso della Milano/Sanremo, in quella che tra l'altro è considerata la Milano/Sanremo dei Dilettanti. Quindi la Coppi e Bartali dal 19 (partenza da Pesaro, n.d.r.) al 24 marzo, poi la Coppa Caduti di Reda a Faenza nel ravennate a inizio aprile e alla fine dello stesso mese il Giro di Romagna”.
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