Altri sport - 09 dicembre 2025, 09:56

Savona, impianto della Fontanassa, c'è l'ok all’analisi di rischio ma il campo si usa con tempi ridotti

Tra le prescrizioni, controlli costanti sul manto erboso, una campagna di monitoraggio idrogeologico e nuove procedure operative per garantire la sicurezza degli utenti

Savona, impianto della Fontanassa, c'è l'ok all’analisi di rischio ma il campo si usa con tempi ridotti

L’impianto sportivo, costruito anni fa sopra un’ex discarica di materiali inerti, era già stato sottoposto a varie verifiche ambientali che avevano messo in luce alcune criticità.

La complessa vicenda, infatti, inizia molti anni fa, quando le prime indagini ambientali avevano evidenziato la presenza di criticità nel sottosuolo. Da allora il sito è stato sottoposto a un articolato processo di bonifica: nel 2010 è stata prodotta una prima analisi di rischio, approvata con l’obbligo di integrazioni su aspetti geologici e idrologici; nel 2011 sono stati eseguiti interventi sul campo in erba per ricostituire il manto superficiale; nel 2013, durante un confronto tecnico con Arpal, è emersa la necessità di riformulare la precedente analisi di rischio. E' stato poi nel 2016 che il Comune ha incaricato nuovamente Industria e Ambiente s.r.l. di aggiornare lo studio, affiancata da ulteriori indagini idrogeologiche svolte dal geologo Marcello Brancucci, concluse nel 2020; sulla base dei nuovi dati, nel marzo 2021 è stata consegnata la nuova analisi di rischio sito-specifica;nel 2023 la Conferenza dei Servizi ha chiesto un’ulteriore rimodulazione del tempo di esposizione degli utenti del campo, portando al documento aggiornato nell’ottobre 2025.

Il nuovo studio, protocollato dal Comune il 6 ottobre 2025, è stato infine approvato nella riunione del 4 novembre 2025.

Le analisi fatte quindi nel corso degli anni hanno portato oggi alla definizione di un nuovo quadro per l’utilizzo della struttura.

Sarà obbligatorio tenere un registro aggiornato degli interventi di controllo e ripristino, con l’indicazione delle date e della ditta incaricata. Una misura ritenuta fondamentale per documentare puntualmente le attività svolte e permettere interventi rapidi in caso di anomalie.

L’impianto già presente dovrà essere oggetto di una campagna di monitoraggio strutturata su almeno tre prelievi in condizioni diverse — piena, magra e fase intermedia — per verificare se l’attuale sistema di prevenzione debba essere convertito in un sistema di messa in sicurezza permanente.

Entro sessanta giorni il Comune di Savona dovrà inviare agli enti competenti un documento che definisca la programmazione dei monitoraggi e le modalità di gestione degli interventi. La relazione dovrà anche descrivere le procedure da adottare qualora emerga una criticità, indicando la frequenza di eventuali controlli aggiuntivi. Il gestore dovrà garantire il rispetto di una limitazione dei tempi di esposizione per ciascun utente: un massimo di 11 ore al giorno per 8 mesi all’anno.

Elena Romanato

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