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Calcio | 01 dicembre 2014, 12:50

Vado. Parla l'uomo dei conti: "Ecco la verità sulla nostra situazione economica"

Il direttore amministrativo Giovanni Piccardo tra campo e scrivania: "Scelte dolorose, ma necessarie per preservare il futuro. Venneri, Sancinito e Mair? Sono alte le probabilità che restino con noi"

Giovanni Piccardo, insieme a Lamin Jawo e al D.S. Paolo Scalzi

Giovanni Piccardo, insieme a Lamin Jawo e al D.S. Paolo Scalzi

Questione di priorità, questione di ruolo. Probabilmente il nome di Giovanni Piccardo non sta godendo di particolare popolarità tra le mura del Chittolina. Il direttore amministrativo rossoblu, è infatti il principale fautore della linea di austerity che porterà nelle prossime ore a un pesante taglio della rosa e degli ingaggi dei tesserati. Una dieta dimagrante che, dopo le problematiche riscontrate con Equitalia e l'Agenzia delle Entrate, si è rivelata inderogabile.

 

Direttore, era una scelta così necessaria?

"Purtroppo sì. Chiedere sacrifici non fa piacere a nessuno, ma viste le pendenze ereditate dal passato non potevamo comportarci altrimenti. Il calcio è un'azienda che vive su due binari, economici e sportivi: tutelare il buon nome della nostra società è il nostro obiettivo primario. Non possiamo permettere che il  nome del Vado venga infangato da mancati pagamenti, buchi di bilancio o promesse non mantenute: per questo motivo chiediamo un sacrificio oggi, utile a concretizzare le prospettive future".

 

Il destino di Venneri, Sancinito e Mair tiene con il fiato sospeso i tifosi:

"Siamo ottimisti, i ragazzi hanno capito le esigenze societarie e ci sono buone possibilità che restino con noi. La squadra che ha giocato ieri sostanzialmente sarà confermata, dovremo però essere bravi a integrarla con giocatori a basso costo e contemporaneamente utili al progetto tecnico di  Pietro Buttu".

 

L'umore del mister e del D.S. Scalzi non sarà ai massimi.

"Ovviamente quest'estate le prospettive erano diverse, ma così come i giocatori anche lo staff tecnico ha compreso la portata della situazione. Lo stesso presidente Tarabotto non sta attraversando momenti facili, ma per ripartire con nuovo slancio è necessario stringere i denti adesso. Servono sostanzialmente due miracoli, uno sportivo e uno economico: il secondo lo stiamo portando a termine, per mantenere la categoria ora tocca a mister e giocatori".

 

Anche lo sviluppo delle strutture subirà rallentamenti?

"Assolutamente no. L'iter per il campo sintetico al "triangolo" e per  gli spogliatoi del Chittolina e del Dagnino proseguirà come prestabilito e ciò credo rappresenti in maniera plastica i progetti a lungo termine di questa società. Serietà e responsabilità sono per noi due fattori inderogabili e anche i Comuni di Vado e Quiliano se ne stanno rendendo conto, vista la loro disponibilità, tanto attiva quanto concreta, nel sostenere i nostri programmi".

 

Lorenzo Tortarolo

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