/ Calcio

Calcio | 07 luglio 2015, 12:46

Calcio, Bragno. Alla scoperta di Giovanni Monaco: "La presenza di Cattardico è stata fondamentale, il segreto è dare sempre il meglio di sè stessi"

Calcio, Bragno. Alla scoperta di Giovanni Monaco: "La presenza di Cattardico è stata fondamentale, il segreto è dare sempre il meglio di sè stessi"

Tanti anni passati sui campi da calcio non hanno minimamente inciso sull'entusiasmo con cui Giovanni Monaco riesce a rapportarsi al mondo del calcio.

Le soddisfazioni raccolte nel corso delle ultime annate (soprattutto ad Arenzano e col Cogoleto) non vengono infatti vissute dal neo acquisto del Bragno con spirito nostalgico, anzi, vengono metabolizzate per guardare al futuro con ancor più aspettative.

Tutti elementi che traspaiono in maniera chiara dalle dichiarazioni rilasciate a Svsport.it

 

Giovanni, inizia l'avventura con il Bragno. Magari ripercorrendo insieme a mister Cattardico lo stesso percorso di successi intrapreso con il Borgorosso.

"Magari, sarebbe fantastico! Scherzi a parte, la presenza del mister è stata fondamentale per il mio arrivo in Val Bormida. Una volta che si è paventata questa possibilità ho subito accettato la proposta con piacere, tenendo anche dell'untusiasmo con il quale la società mi ha chiesto di indossare la maglia biancoverde”.



Il mercato sembrava essere partito un po' in sordina, ma giorno dopo giorno sono arrivati giocatori dal rendimento assicurato. Vi candidate al ruolo di sorpresa?

“Quando parlavo di entusiasmo mi riferivo proprio a questo, il D.S. Abbaldo mi ha manifestato con grande energia la volontà della società di poter puntare a un campionato decisamente più tranquillo rispetto alla scorsa stagione. Questo non vuol dire sognare per forza in grande, vista la marcata competitività del prossimo torneo di Promozione, ma siamo pronti a toglierci le nostre soddisfazioni".



Come giocatore hai sempre militato in squadre importanti, vincendo anche parecchio: può aiutare la tua mentalità per lo sviluppo della squadra?

“Fortunatamente ho vissuto una carriera dove successi e gratificazioni raramente sono mancati. Passando dal Borgorosso, alla Veloce, alla Polis, fino al Cogoleto. C'è da dire che ho avuto la fortuna di militare in squadre con rose importanti, ma non ho mai fatto mancare il mio apporto a livello di volontà e impegno. Credo che il segreto sia questo”.



Negli ultimi anni è cambiato il ruolo del centrocampista o un certo scadimento tecnico si è in effetti verificato?

“C'è stato un abbassamento generale delle qualità tecniche, ma non è un problema solo ligure, anche perchè le nostre squadre quando affrontano gli spareggi nazionali riescono spesso a spuntarla sui rispettivi avversari. Ci sono tante componenti, come l'inserimento della regola sui giovani che ha visto questi ultimi magari schierati in ruoli diversi, mi riferisco ai terzini oppure agli esterni, inoltre le giovani leve di oggi tendono ad avere meno fame rispetto a qualche anno fa: il calcio dilettantistico per la mia generazione era un possibile trampolino di lancio verso il professionismo, ora magari in tanti si siedono non appena riescono ad arrivare a giocare in Eccellenza o Promozione”.

Lorenzo Tortarolo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium