Calcio, serie D. Finale, dal mercato riecco Figone: "Felicissimo di essere di nuovo qui"

E’ servito aspettare qualche giorno in più rispetto al previsto, ma finalmente Pier Francesco Figone può dire di essere nuovamente un giocatore del Finale. Alcuni problemi burocratici hanno tardato il suo ritorno alla corte di Pietro Buttu, che a cominciare da domenica prossima lo avrà con ogni probabilità a disposizione. Primi mesi di campionato da dimenticare ad Albissola per il centrocampista portato la scorsa stagione al “Borel” proprio dal tecnico finalese, che lo aveva avuto a disposizione ai tempi del Vado, ma l’attenzione ora è sul presente e sul futuro, rigorosamente a tinte giallorosse.

Per te un ritorno inatteso, si può dire come “a casa”?
“Sono felicissimo di essere nuovamente qui e prima di tutto vorrei ringraziare la società che mi ha dato l’opportunità di ritornare. Ad inizio anno, per questioni di cui preferisco non parlare, ho fatto una scelta diversa della quale mi sono poi pentito, ora però sono qui e sono contento che la società abbia capito le mie motivazioni riuscendo a trovare un accordo per tornare”.

La scorsa stagione sei stato protagonista di un avvio molto importante. Cosa non ha funzionato quest’anno?
“Sono stato penalizzato dagli infortuni ma non è propriamente esatto dire che non ho giocato molto solo per quel motivo. Credo che avrei meritato maggiore spazio dall’altra parte ma così non è stato, anche se nel mondo del calcio ci sta alternare annate come la scorsa, dove giochi quasi trenta partite, e altre dove invece triboli per essere titolare anche per una sola partita in un intero girone”.

Cosa speri possa cambiare tornando a Finale?
“Io sono lo stesso dell’anno scorso e di questa prima parte di stagione, continuo a lavorare col massimo impegno e la massima serietà mettendomi a disposizione del mister sperando di rimediare a questi primi mesi andati non proprio secondo le aspettative”.

Che squadra hai trovato in queste prime due settimane e cosa ti aspetti della tua seconda avventura finalese?
“Ad essere sinceri la prima domanda fatta ad un compagno il primo giorno di allenamenti è stata come mai ci si trovi in una posizione così deficitaria di classifica. Vedendo la differenza di intensità delle sedute rispetto ad Albissola, mi sono proprio chiesto questo. Dal futuro? Cominciamo a pensare al Sestri Levante, partita che mette in palio tre punti pesanti per entrambe le squadre. Loro saranno motivati tanto quanto noi a vincere, da parte nostra ci vorrà più fame”.