Carenza di soluzioni offensive? Niente paura. A servire una soluzione, che è nuova rispetto al Finale avanti mercato, nella domenica in cui l’unica vera punta a disposizione era il solo Lorenzo Vallerga, ci ha pensato Tommaso Scarrone.
I centimetri del difensore alassino però non sono bastati ad avere la meglio sui ragazzi di Soncin, al termine di novanta minuti vibranti con il risultato sempre in bilico. Ha provato il Finale a gestire la partita nei suoi alti e bassi, ma non è bastato: “Sapevamo il tipo di partita che avremmo affrontato, in un brutto campo e con un ambiente che sapevamo a dir poco ostile. Nel primo tempo corretto andare al riposo in parità, nel secondo tempo ci abbiamo provato anche se direi in maniera episodica. Di loro non ricordo però grandi occasioni a differenza nostra, con l'occasione di Genta ed il mio colpo di testa. Nel complesso il risultato penso sia giusto ma ci sarebbe piaciuto ovviamente vincere”.
Non è arrivata l’intera posta in palio, ma i giallorossi hanno trovato un’arma in più sui calci piazzati, quello che era parso mancare nella prima parte di stagione, passata da Scarrone alla corte del Vado, a mister Caverzan: “Non so se sono ciò che mancava alla squadra. Di certo ho riabbracciato un gruppo che già conoscevo in gran parte, di cui conosco le gerarchie e le varie situazioni. Nonostante ciò non ho nulla da rimproverarmi dell’esperienza al Vado in cui ho trovato un ottimo ambiente, ragazzi straordinari ed un allenatore preparatissimo, per me un maestro di calcio”.
Passata la parentesi rossoblu è però tempo di riprendersi la realtà finalese, e cercare nel 2019 di dimenticare un 2018 avaro di soddisfazioni: “Proveremo a vincere ogni partita, anche se poi ogni domenica è diversa. Ci sarà da contestualizzarsi però credo che questa squadra abbia tutte le potenzialità per farlo. Alla fine faremo i conti e vedremo se ci sarà qualcuno più bravo”.