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Calcio | 31 gennaio 2019, 08:00

Calcio, Albissola. Il commiato di Davide Sancinito. "Gian Piero e Claudia Colla come due genitori. Mister Bellucci? Una delusione sotto ogni punto di vista"

Il regista ingauno racconta gli ultimi difficili mesi in biancoceleste, culminati con la rescissione di ieri pomeriggio

il gesto di intesa tra Davide Sancinito e Gian Piero Colla, patron dell'Albissola

il gesto di intesa tra Davide Sancinito e Gian Piero Colla, patron dell'Albissola

"E' stato un attimo quasi surreale, dove in un colpo solo ci sono passati di fronte tutti i bei momenti vissuti insieme: credo sia normale che la commozione abbia prevalso su tutto il resto".

Non è stato facile per Davide Sancinito, il patron Gian Piero Colla e la presidentessa Claudia Fantino, ritrovarsi nel primo pomeriggio per firmare la rescissione del regista ingauno dal club che lo ha visto protagonista, con la fascia di capitano al braccio, di una scalata a dir poco verticale, culminata lo scorso 6 maggio con la vittoria di Forte dei Marmi e la storica promozione in Serie C.

Davide, qualche lacrima è inevitabilmente scesa.

"Non poteva essere altrimenti. Questo club mi ha trattato con enorme affetto. Il rapporto con il patron e con la presidentessa, nel rispetto dei ruoli, è però andato oltre al rettangolo verde. Ho visto in loro il medesimo affetto di due genitori ed è comprensibile  che nel momento della rescissione l'emozione abbia avuto il sopravvento".

Detto fuori dai denti: lasci Albissola per il rapporto burrascoso con mister Bellucci.

"Non lo definirei tale, visto che l'allenatore praticamente, tranne in un primo franco confronto dopo il suo arrivo, non mi ha mai praticamente considerato. Anche in merito alla mancata convocazione di Vercelli non ho ricevuto la benchè minima motivazione: mi spiace solo non essere stato al "Piola" domenica, quando la squadra in un momento di forte difficoltà avrebbe avuto bisogno del proprio capitano".

Ti hanno fatto male le dichiarazioni rilasciate dall'allenatore a Santo Stefano, subito dopo la partita con l'Alessandria?

"E' inevitabile. Un segnale di incoraggiamento da parte sua avrebbe disteso i rapporti invece ho avvertito da parte sua una sorta di preconcetto nei miei confronti. Da un allenatore con un passato da giocatore così importante mi sarei aspettato sicuramente di più, non vedo cos'abbiano in meno tecnici come Monteforte o Buttu per meritare una panchina di Serie C. Ma del resto, come ha dichiarato, Bellucci di scelte ne ha sbagliate poche...".

Ora il Sestri Levante.

"E' la squadra che mi ha voluto con maggior determinazione. E' la mia prima esperienza a una certa distanza da casa, ma sono pronto ad affrontarla con grande entusiasmo".

Lorenzo Tortarolo

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