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Calcio | 12 gennaio 2023, 15:14

Savona, Marinelli vuota il sacco: “Società gestita grazie ai soldi del Betting, ho lasciato milioni” (VIDEO)

“Ne avevo lasciati abbastanza per gestire e portarli in Serie B, non per la serie D”. Non mancano gli attacchi agli ex soci Grenno e Mordeglia

Savona, Marinelli vuota il sacco: “Società gestita grazie ai soldi del Betting, ho lasciato milioni” (VIDEO)

“Il Savona è stato gestito grazie ai soldi del Betting, ne avevo lasciati abbastanza per gestire e portarli in Serie B, non per la serie D”.

Ha scoperchiato il vaso di Pandora sul Savona Calcio e sui suoi ex soci l’ex presidente biancoblu, attuale numero uno dell’Albenga, dopo le dichiarazioni di ieri del dirigente Umberto Maddalena. 

L'ex presidente ha parlato di milioni di euro stanziati e lasciati per mantenere vivo il Vecchio Delfino e aiuti per la gestione a Enzo Grenno e Leonardo Mordeglia: Marinelli ha fornito ai Bagni Stella Marina di Zinola una cronistoria dettagliata a partire dal suo arrivo al Savona, la conoscenza con Grenno, passando poi per i primi due anni di gestione, le somme versate e bloccate, i contrasti con il comune di Savona e la nuova proprietà romana.

“Voglio cercare di chiudere definitivamente la mia figura con quella del Savona sperando che si finisca di accostare il mio nome a questa società - ha detto in apertura Marinelli - ho iniziato a giocare per Grenno (conosciuto con Mordeglia in una crociera), facendogli guadagnare dei soldi. Avevamo accettato la proposta di poter risollevare il Savona Calcio. Grenno mi aveva detto che non aveva soldi per la gestione del club e aveva bisogno di me, ho preso la carica di vice presidente e feci due bonifici da 90mila euro da un conto estero”.

Da lì i primi problemi con il conto che venne bloccato.

“Il ragionier D’Ambrosio mi aveva detto di non fare un bonifico così alto, perché sarebbe stato rischioso e avrei dovuto ascoltarlo, mi hanno bloccato questo conto con multe da 23mila euro”

"Successivamente dopo il Covid e lo stop dei campionati, D’Ambrosio - ha dichiarato Marinelli -  ha dovuto anticipare di tasca propria i soldi per i rimborsi in quanto i conti erano bloccati. Successivamente la ripartenza e il campionato perso dopo il duello contro la Sampierdarenese.

“Il Savona è stato gestito grazie al Betting di Simone Marinelli, non grazie a risorse dei palazzi di Grenno o le biciclette di Mordeglia. Sono anni che vivo di questo, è la mia unica fonte di reddito - ha continuato Marinelli - ho iniziato ad avere contrasti con le istituzioni di Savona e credo di essere stato preso di mira anche dalla Digos e per fortuna poi sono stato assolto dai fatti di Savona -Sampierdarena”.

Successivamente sono arrivate poi le sue dimissioni.

“Stufo ho deciso di lasciare il Savona, consapevole di aver lasciato a Mordeglia  diventato poi presidente, tanti soldi per gestire la società e loro avevano la cifra per portarlo avanti. Accettano le mie dimissioni e da quel momento ero legalmente fuori.

I fondi legati però al Betting sono stati bloccati momentaneamente per dei controlli e in quel momento Mordeglia e Grenno si sono ritrovati senza quella cifra lasciata da Marinelli".

In quel periodo, agosto 2022 ecco l’arrivo della società romana capitanata da Sebastiano Cannella e l’avvocato Massimo Cittadino.

“I romani io non li conoscevo e non li ho chiamati, ho dato loro solo il marchio. Il bonifico di pagamento del marchio è stato fatto da Mordeglia che è stato pagato da me 30mila euro e l’ho venduto a 10mila euro - ha continuato Marinelli - Per levarmi totalmente e lasciare che si potesse chiamare così ci ho perso 20mila euro. Non c’entro niente con loro e se ci fossi io il Savona non sarebbe in queste condizioni, sarebbe primo e avremo una capacità economica tale da non avere debiti. Non ne ho lasciati”.

“Non ho potuto pagare Errea perché mi ero fatto delle vincite cash ma loro non volevano essere pagati in contanti. E non sono stati poi pagati da nessuno. È arrivato un decreto ingiuntivo a me e Grenno e quello è diventato un debito dei romani - ha specificato l’attuale presidente dell’Albenga - Avevo pagato 1600 euro per il campo di Luceto ai miei soi, non so cosa ci hanno fatto loro”.

“Voglio diffidare i miei soci e i romani di non gonfiare le fatture e non dire ca....e. Chi ha sbagliato deve pagare.  Accetto che mi dicano pezzo di m...a perché sono andato ad Albenga ma non per altre cose. È ora di finirla di fare certe dichiarazioni -ha attaccato Marinelli -  I romani sono stati loro a chiamare il Savona. Mi è stato chiesto di dare una mano anche ier ma ho detto di no, sono il presidente dell’Albenga”.

Attenzione anche al tema settore giovanile che ha tenuto banco nei mesi scorsi.

“In un anno e mezzo sono riuscito a fare quattro leve, una forte, la 2006 e avevo messo Sergio Fiorito al timone. So che stavano facendo con Grandoni e Aismondo un lavoro serio per ricreare un settore giovanile. Per avere un Savona vincente e un settore giovanile ci vogliono 200mila euro”.

Marinelli ha solo un rammarico: “Non rifarei la protesta contro il sindaco in piazza, che poi è stato un autogol, non farei tutte quelle lotte, non farei la guerra con tutti”.

 

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