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Calcio | 26 marzo 2014, 10:55

La Nazionale Under 16 Dilettanti si é congedata dal Torneo di Citta' di Arco ( Beppe Viola) tra gli applausi

La Nazionale Under 16 Dilettanti si é congedata dal Torneo di Citta' di Arco ( Beppe Viola) tra gli applausi

L'Italia Under 16 Dilettanti , dimostrandosi all'altezza delle squadre professioniste inserite nel suo girone (Hellas Verona, Lazio, Juventus) ha interpretato alla perfezione la nuova esperienza al Torneo Allievi 97 svoltosi in Trentino dal 13 al 18 Marzo, un'avventura vissuta all'insegna del basso profilo e del tanto lavoro sul campo. La Rappresentativa si è dovuta inchinare per 3-0 davanti alla corazzataJuventus nella terza ed ultima partita del girone di qualificazione (estremamente impegnativo per una realtà, lo ricordiamo, che rappresenta una novità assoluta della LND e che condensa l'élite del calcio giovanile dilettantistico non presentando in organico alcun prestito da Società professionistiche) . Non era certo questa l'occasione giusta per la squadra di mister Augusto Gentilini per dimostrare le sue qualità. Tuttavia la sconfitta maturata nell'impianto di Mori è apparsa fin troppo severa alla luce della prestazione degli azzurri che hanno sprecato tanto soprattutto nella seconda parte della gara. Gli azzurrini non hanno infatti mai chinato la testa di fronte ai blasonati rivali dimostrando un attaccamento alla maglia quasi commovente con un'interpretazione simbiotica della vis pugnandi del mister di Rocca di Papa. La Rappresentativa ha messo sotto la Juve fin quasi allo scadere del primo tempo poi il gol di Mestre ha rotto gli equilibri e nella seconda frazione le reti di Muratore e Kastanos hanno blindato il risultato. Ma l'Italia è stata sempre in gara sfiorando il gol in più occasioni con Castellano, Schirò, Scarpi, Tengattini e Sciancalepore.  E' mancato solo il colpo finale ma l'Under 16 ha creato tanto cercando sempre di giocare palla a terra. Mister Gentilini tira le somme a fine partita : " Ai miei ragazzi non posso dir nulla. Abbiamo giocato bene con il piglio giusto, senza timori reverenziali. Alla fine la differenza l'ha fatta la qualità davanti alla porta, loro hanno sfruttato tutte le occasioni che hanno avuto noi invece abbiamo sprecato tanto. Con squadre di questo calibro alla fine paghi dazio". L'analisi del mister si allarga a tutta l'esperienza al Torneo: "In campo non si è certo vista questa gran differenza con le altre compagini, eppure eravamo dei debuttanti. Siamo riusciti a costruire un bel gruppo grazie alla collaborazione di tutti, dallo staff tecnico a quello dirigenziale. Solo i particolari hanno fatto la differenza : a questi livelli può succedere ma possiamo ritenerci soddisfatti, abbiamo fatto un buon lavoro". Difficile non riconoscersi in questa Rappresentativa che ha saputo coniugare passione sportiva e identità territoriale. Una squadra che ha esaltato i valori locali delle migliaia di club dilettantistici dando ai ragazzi una prospettiva nazionale. Diversi calciatori del giro azzurro LND, emersi grazie all'imponente lavoro di monitoraggio messo in opera, sono sbarcati nei vivai dei professionisti ( vedi Lorenzo Moretti (Belluno) e Francesco Tombari (Misano) che vestono ora la maglia del Bologna, Manuele Di Paola (Juventus Club Parma) che e' approdato alla Virtus Entella in Prima Divisione, Lorenzo Granatiero (Manfredonia) alla Juventus, Luca Bartolini (Alma Juve Fano) ai blucerchiati della Sampdoria, Davide Muscolino (Taormina) al Catania e Giacomo Zecca dal Piacenza 1919 al Parma) non potendo così unirsi alla spedizione dell'Under 16 Dilettanti. Un primo obiettivo già raggiunto ancor prima di scendere in campo. Poi il Torneo di Arco ha mostrato altre gemme che sicuramente non rimarranno nell'ombra. Importanti le presenze alla manifestazione del Vice Presidente Vicario della Lega Nazionale Dilettanti Alberto Mambelli, del Vice Responsabile della Rappresentativa Saverio Mirarchi, del mister della Rappresentativa Serie D e Nazionale Under 17 Dilettanti Roberto Polverelli e del Responsabile degli osservatori di tutte le Rappresentative LND Giancarlo Magrini. Il loro sostegno sui terreni di gioco ha dato fiducia a tutti ed il loro dialogo con il selezionatore è stato fondamentale per creare quel confronto costruttivo negli interessi del progetto agonistico della LND. ProprioMambelli tira le somme di questa esperienza: "Ce la siamo giocata con tutti e credo questo sia già un bel traguardo. Abbiamo lanciato già numerosi ragazzi in club prof, questo è un altro dato di fatto incontrovertibile. Credo che questa sia la prima pietra posta in un cammino di crescita del movimento giovanile del nostro calcio che ormai è dilettantistico solo per definizione. Stiamo costruendo una filiera virtuosa" - continua Mambelli. "La nostra organizzazione agonistica ci sta permettendo di scovare in ogni angolo d'Italia i ragazzi più promettenti dando loro delle vetrine uniche come questa di Arco per dimostrare il valore di questi giovani. Son convinto che attraverso questi confronti con squadre al top del professionismo possiamo capire la nostra forza e crescere per costruire un progetto sempre più solido. Oltre agli incoraggianti risultati sul campo questa squadra ha mostrato un'altra idea del calcio, fatto di passioni che si nutrono di storie dall'enorme potenza simbolica".

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