Lunedì 17 ottobre il presidente della Figc ha inaugurato a San Fermo della Battaglia uno dei nuovi Centri tecnici federali individuato nell’Eracle Sport. Il pontelambrese Carlo Tavecchio dopo i cinque già esistenti (Firenze, Catanzaro, Udine, Bari e Oristano) ha infatti autorizzato cinque nuove aperture in contemporanea: oltre a San Fermo quindi, primi allenamenti anche a Palermo, Matera, Perugia e Urbino. L’obiettivo come più volte ribadito è di arrivare a 200 entro il 2020: «In Italia – ha detto Tavecchio - giocano a calcio 700mila giovani, ed è nostro dovere trovare un nuovo Pelè, con questi numeri. Vogliamo formare ragazzi pronti a rappresentare l’Italia con la maglia della Nazionale». L’investimento complessivo è importante: quasi dieci milioni di euro e molti altri ne saranno investiti quando il progetto sarà a regime, circa 9 milioni all’anno. Nel progetto comasco saranno direttamente coinvolte le società dilettantistiche del territorio, che indicheranno al responsabile tecnico del centro, Vincenzo Saladino, e al responsabile organizzativo Giuseppe Terraneo (responsabile Sgs del Comitato Lombardia della Figc), i più promettenti ragazzi del territorio. Determinata anche l’età: dovranno essere under 13 e 14 e, per la parte femminile, le migliori under 15. L’obiettivo è dar loro, almeno un volta la settimana, un’ulteriore attività formativa di eccellenza, parallela a quella che svolgono nelle rispettive società, secondo i parametri dei tecnici Figc. Tra i relatori c’erano il sindaco di San Fermo, Pierluigi Mascetti: «Ci auguriamo di crescere un nuovo Zambrotta nel nostro nuovo centro sportivo».Tra le novità della nuova stagione sportiva l’ingresso di due ulteriori sponsor che si affiancano a PUMA (partner tecnico) e FIAT: si tratta di Eni e Ferrero, attraverso il proprio programma di responsabilità sociale Kinder + Sport. Con l’apertura dei nuovi CFT la FIGC conferma il programma approvato nell’ottobre 2015, che si pone l’ambizioso obiettivo di monitorare i giovani calciatori nel medio-lungo termine, sviluppare un percorso di formazione tecnico-sportiva coordinato, ridurre la dispersione dei talenti, definire un indirizzo formativo ed educativo centrale, contrastare l’abbandono dell’attività sportiva da parte dei giovani. Per questo, la FIGC, attraverso il Settore Giovanile e Scolastico, ha definito un programma innovativo, rivolto alla base del calcio, maschile e femminile.
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