Carcarese Calcio. Rodolfo Mirri entra ufficialmente in società: "Il progetto ha ampie prospettive. Il Grosseto? Doveva vincere la giustizia e così è stato"

Da una parte un nuovo progetto con ampie prospettive, dall'altra una parentesi che si è conclusa nel peggiore dei modi: passato e presente si mescolano nelle parole di Rodolfo Mirri, da pochi giorni nuovo dirigente della Carcarese Calcio.

Mirri, a inizio stagione era arrivata la nomina di consulente per la società del presidente Bertone, ora l'ingresso ufficiale nell'organigramma.

"E' proprio così, era la soluzione migliore per evitare fraintendimenti o malintesi nel corso della stagione. Qui a Carcare del resto ci sono tutti i presupposti per compiere un percorso di primo livello. Parliamo di una piazza importante, che nel giro dei prossimi anni deve tornare a calcare le piazze che le competono come l'Eccellenza e la Promozione".

Le voci su precedenti offerte dalla Lega Pro può confermarcele?

"Si, ma non ho potuto accettare per motivi logistici: tra famiglia e lavoro non era affatto semplice trasferirsi in meridione così ho dovuto declinare l'offerta che mi era stata proposta. Rammaricato? Non ho rimpianti, nella vita ci sono delle priorità, vedremo nel futuro se ci sarà qualche occasione simile, magari a pochi chilometri di distanza".

Da una parte il biancorosso della Carcarese, dall'altra il biancorosso del Grosseto. L'avventura in Toscana si è conclusa nel peggiore dei modi.

"Resta un profondo rammarico perchè dal nulla avevamo ricreato una società importante e dal blasone assolutamente prestigioso come quella maremmana. Pochi giorni fa mi sono recato nella struttura per pignorare le lavatrici industriali insieme all'ufficiale giudiziario, inoltre sono stati ipotecati i cartellini dei più importanti prospetti del club. detto questo voglio sottolineare come nei confronti della piazza non ci sia alcun tipo di rancore, anzi mi sento ancora con tanti tifosi e alcuni collaboratori, semplicemente doveva vincere la giustizia".

Il dialogo con l'Olimpia Carcarese come procede? La possibile fusione di fine stagione resta possibile?

"Ripeto, Carcare deve ambire a determinate categorie e per farlo ha bisogno di una prima squadra competitiva e di un florido Settore Giovanile: entrambi gli ingredienti ci sono e non vedo perchè non possano essere uniti. Vedremo quale sarà la volontà dei due presidenti, ma indubbiamente ci sarebbero solo dei vantaggi in una soluzione di questo tipo. Nel frattempo andremo avanti con le nostre forze, nonostante ci siano tante difficoltà da affrontare, soprattutto dopo l'alluvione che ha colpito la valle. Il campo del Dego, a cui va il nostro ringraziamento, è stato distrutto, ma ora può aprirsi una nuova possibilità in quello di Cosseria".