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Calcio | 23 settembre 2017, 11:00

Calcio, Pietra Ligure. La Fezzanese non fa paura a Paolo Rossi: "Li rispettiamo, ma le partite partono dallo 0-0"

Calcio, Pietra Ligure. La Fezzanese non fa paura a Paolo Rossi: "Li rispettiamo, ma le partite partono dallo 0-0"

C'è molta curiosità da parte degli addetti ai lavori per capire quale tipo di dinamiche potrà raccontare domani pomeriggio la sfida tra il Pietra Ligure e la Fezzanese.

Se i levantini hanno impressionato nel 6-0 contro il Serra Riccò, i biancazzurri hanno regalato il risultato a sorpresa della domenica, battendo a domicilio la corazzata Vado.

Per il team di Mario Pisano si prospetta un'altro fine settimana da ammazzagrandi? Ce lo racconta Paolo Rossi.

Paolo, è stata una settimana vissuta sull'onda dell'euforia oppure l'arrivo della Fezzanese in parte preoccupa?

"La squadra come sempre ha lavorato bene in questi giorni, com'è ormai solita fare da tempo. La Fezzanese è una squadra composta da giocatori bravissimi, come lo erano quelli del Vado domenica scorsa, per cui sarà una partita sicuramente complicata. Il 6-0 contro il Serra Riccò non ci deve però condizionare: loro non si porteranno dietro i gol di domenica scorsa e la partita partirà da 0-0".

Domani con tutta probabilità partirai titolare. Che effetto fa essere protagonista, come domenica scorsa, di una partita di altissimo profilo dopo anni lontano dalla luce dei riflettori?

"Dopo l'esperienza con l'Andora in Eccellenza non avevo cercato altre possibilità in categoria, così come nessuna società era venuta a bussare alla mia porta. Decisi addirittura di smettere, ritrovando la passione per questo mondo grazie a un amico come Roberto Iannolo. Un altro amico, Mario Pisano, mi ha convinto a seguirlo al Pietra Ligure e da lì è nato tutto. Sono gli ambienti giusti a creare i giusti stimoli: le cose fatte bene aiutano".

L'anno scorso i senatori dello spogliatoio si sono prodigati molto a costruire il giusto clima all'interno dello spogliatoio, facendo esprimere la squadra anche oltre il proprio potenziale.

"Devo dissentire: una squadra non si esprime mai oltre al proprio potenziale, semplicemente può esprimere o meno il meglio che ha da proporre. Sarebbe bello se a fine stagione, tutti insieme, ci guardassimo negli occhi, dopo aver raggiunto il nostro miglior risultato possibile".

Lorenzo Tortarolo

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