Calcio, Speranza. Il ds Berruti guarda avanti: "Il campionato non è finito, ma bisogna crescere a livello organizzativo"

Ci ha provato fino alla fine lo Speranza a recuperare i tre gol di scarto incassati dal Celle Ligure. Il 3-2 finale lascia qualche rimpianto in casa rossoverde, soprattutto per l'ampio gap che è tornato a separare i savonesi dalla zona playoff. Il ds Fulvio Berruti non vuole però cali di tensione fino al termine della stagione

Otto  punti da recuperare in cinque partite recupero compreso.Svanite le speranze di agganciare i playoff?

"Potrei cavarmela con una battuta. Se siamo lo Speranza, sperare  è obbligatorio per definizione. Compito non facile, anche se i giochi si chiudono quando la matematica lo determina. Vediamo".

Qualche rimpianto?

"Quando si arriva a fine torneo i rimpianti non li ha solo la Società che arriva prima. Però adesso onoriamo il campionato, senza lasciare niente di intentato". 

Quindi è prematuro parlare di futuro personale e della Società? 

"Direi di sì anche se la Società, giustamente, qualche interessante ragionamento in termini di pianificazione futura lo sta facendo, Per adesso in maniera ancora embrionale. 

La Società è sana. Due impianti sportivi in gestione, amministrata con attenzione e competenza.

Però bisogna crescere in termini organizzativi. Aspetto da cui ne derivano obbiettivi, compiti, ruoli, responsabilità e autonomie ben precise e delineate. Tutte prerogative da cui, per  quanto mi riguarda, non si può prescindere se si vuole fare calcio. A bocce ferme e a scenari di prospettiva più precisi ci  confronteremo e si vedrà".

Chi vincerà il campionato?

"Difficile dirlo. A quattro giornate dalla conclusione, quattro squadre in tre punti. Potenzialmente cinque in quattro. Certamente chi sbaglierà meno e,i particolari faranno la differenza".