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Altri sport | 04 giugno 2019, 06:00

Tiro a segno: come iniziare a praticare questo sport e il ruolo delle sezioni locali

Praticare questo sport mette a dura prova le proprie capacità, diventando spesso una vera e propria sfida con sé stessi.

Tiro a segno: come iniziare a praticare questo sport e il ruolo delle sezioni locali

Il Tiro a Segno è uno sport di altissima precisione che è possibile esercitare nei poligoni di tiro autorizzati e che è in grado di sviluppare eccezionali doti di concentrazione, precisione e rapidità di riflesso. Praticare questo sport mette a dura prova le proprie capacità, diventando spesso una vera e propria sfida con sé stessi.

Il nostro paese poi eccelle spesso in questa disciplina in occasione delle Olimpiadi, dunque è bene andare a scoprire come si pratica il tiro a segno.

Come praticare il tiro a Segno

Per praticare lo sport del tiro a segno basta innanzi tutto fornire le documentazioni richieste dal Centro di Tiro alla prima iscrizione, oppure ottemperare alle norme contenute nel relativo DL. In sintesi bisogna richiedere il certificato del Casellario giudiziario presso il Tribunale di competenza e il certificato dei carichi pendenti, rilasciato dalla Procura della propria città. Un documento, quest’ultimo, che può essere sostituito da un’autocertificazione, redatta ai sensi dell’articolo 20 della L. 15/68.

Indispensabile poi anche il Certificato del medico di base attestante la buona salute, l’integrità psico-fisica e l’attitudine alle attività sportive, insieme a foto, documento e bolli. Appena in possesso di tutti i documenti si deve andare a prenotare il corso teorico-pratico di tiro, obbligatorio per poter accedere a qualsiasi sezione di Tiro a Segno nazionale, da fare sotto la guida di un Istruttore abilitato, come all’art. 31 della L. 110/75.

Per quello invece che riguarda arma ed accessori, che per le prime volte possono anche essere noleggiati presso i poligoni, è sempre bene avere una dotazione personale, scegliendo gli accessori giusti tra quelli di alta qualità come la gamma di fondine Beretta, azienda italiana punto di riferimento nel mondo delle armi.

La sezione di Tiro a Segno Nazionale di Savona

La sezione di Tiro a Segno Nazionale di Savona nasce nel 1884 da un gruppo di tre soci e Giulio Nervi come presidente. Dopo una serie di vicissitudini e diatribe con il locale Comando Militare, il poligono viene realizzato a Fontanassa nel 1901, alla presenza delle regie autorità, e prende il nome di Poligono Umberto I°. Nel 1889 il Tiro a Segno Nazionale Savona si distingue a livello nazionale grazie ad un’innovativa gara ai bersagli galleggianti.

Dopo un lungo periodo di stasi, dovuto alle guerre e ai problemi finanziari, il poligono riprende la sua attività nel 2003, con l’inaugurazione dello stand di tiro a 10 metri. Nel 2007 il TSN Savona ottiene il plauso delle autorità del campo, e il certificato di agibilità definitivo da parte del Genio della Difesa, rendendolo un punto nodale per la pratica del Tiro a Segno in Liguria.

Oggi al TSN Savona si praticano le principali specialità del Tiro a Segno olimpionico, tra cui la “pistola 10 metri aria compressa uomini” e la sua equivalente specialità femminile, nella quale viene utilizzata una pistola ad aria compressa, calibro 4,5 e proiettili di piombo. Nella gara olimpica bisogna sparare 60 colpi in un intervallo di 75 minuti mentre nelle gare federali i colpi sono 40 e vanno esplosi in 50 minuti. Altra specialità che rientrerà tra le olimpiche già nelle prossime gare, a Tokio, nel 2020, è la “pistola 10 metri mista” che vede, per la prima volta, gareggiare alla pari uomini e donne.

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