Tre round senza cedimenti, un avversario mai sottovalutato, e alla fine il verdetto dei giudici che premia la sua prestazione. Lorenzo Mattia Berlusconi, quindici anni, ha scelto il palazzetto di corso Tardy e Benech per il suo debutto ufficiale nella Federazione pugilistica italiana. E il debutto si è trasformato in vittoria.
Ad attenderlo sul ring, il piemontese Filippo Pegorari. A seguirlo dalle transenne, un padre che per una sera ha messo da parte il ruolo di amministratore delegato di Mediaset per vivere ogni pugno, ogni schivata, ogni secondo del match con il cuore in gola.
Il giovane pugile ha dimostrato personalità da veterano nonostante l'età. Ha studiato l'avversario, ne ha letto i movimenti, ha gestito il ritmo dei tre round senza concedere spazi.
Al termine dell'incontro, il vicepresidente regionale Alessandro Piana ha consegnato il riconoscimento al vincitore. E solo allora Pier Silvio si è lasciato andare, chiamando il figlio per nome, applaudendo con il pubblico che per tutta la sera aveva scandito "Lollo, Lollo".
Una serata anomala per il PalaPagnini, con un dispiegamento di sicurezza in borghese che non è passato inosservato tra gli spalti. E con un finale di sportività: Lorenzo, dopo l'abbraccio con il padre, ha stretto la mano al suo avversario. Pier Silvio ha fatto altrettanto, prima di concedersi agli autografi chiesti dai più piccoli.














