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Altri sport | 13 giugno 2023, 07:00

Il Barcellona torna grande con Xavi Hernandez

I blaugrana sono tornati a vincere la Liga dopo 3 anni: il merito è soprattutto di Xavi, ex capitano e bandiera, oggi allenatore.

Il Barcellona torna grande con Xavi Hernandez

Quando si dice che il giocatore singolo non fa la squadra è verissimo. Stessa cosa vale per gli allenatori, che possono dare una linea guida di base ma poi non possono che affidarsi al talento e all’intelligenza calcistica dei propri giocatori. Esistono però tecnici che, se calati in determinati contesti, possono inevitabilmente rendere più di altri.

Uno di questi è di sicuro Xavi Hernandez, tornato un anno e mezzo fa al Barcellona per fare una cosa molto “semplice”: insegnare calcio. E di conseguenza vincere.

Detto, fatto.

Il Barcellona vince la Liga davanti a Real e Atletico Madrid

In campionato, la stagione del Barcellona è stata super, degna della corazzata di Guardiola, quando in campo c’era gente come Messi, Iniesta e Xavi appunto. Questa squadra non ha quasi mai fatto un passo falso, diversamente dalle coppe europee dove invece ha lasciato un po’ a desiderare.

In Spagna, il Barcellona è rimasto in testa alla classifica dall’inizio alla fine, chiudendo il discorso praticamente già in primavera. I catalani hanno vinto la 27^ Liga totalizzando 88 punti, ben 10 in più dei rivali del Real Madrid di Ancelotti e 11 in più dell’Atletico Madrid di Simeone. Ergo, il Barcellona di Xavi non ha vinto – ha stravinto. Come poi era stato previsto su https://postepaycasino.it/.

Per di più, sono emersi – o meglio si sono affermati – giovani talenti dal futuro ormai certo. Gavi e Pedri su tutti, due centrocampisti fenomenali titolari sia in questo Barcellona che nella nazionale spagnola – nonostante entrambi siano ancora papabili under 21. Basti pensare che in molti degli addetti ai lavori, per movenze e caratteristiche, li paragonano alla coppia vincente Xavi-Iniesta.

Xavi ha riportato in alto lo stile blaugrana

Non si tratta solo di vincere. A Barcellona, d’altronde, non si è mai trattato solo di vincere. Ma di farlo in un certo modo: giocando bene, mantenendo il possesso palla, facendo divertire il pubblico, annichilendo i propri avversari. Palla c’è-palla non c’è è l’evoluzione del Tiki Taka, il possesso spagnolo ai massimi livelli.

E chi poteva compiere un’impresa del genere dopo 3 anni a dir poco bui e tempestosi? Xavi Hernandez ovviamente, colui che incarna meglio di tutti lo stile blaugrana. Nato e cresciuto nelle giovanili del Barcellona, è arrivato in prima squadra quando ancora il suo maestro Pep Guardiola era in campo.

E di conseguenza, ne ha raccolto le veci. Prima in termine di ruolo, passando da regista a mezzala destra – il cosiddetto cerebro, il cervello della squadra; poi come capitano e leader; e infine come leggenda di questo club. In tutto e per tutto, sia in campo che fuori.

Xavi ha riportato il Barcellona dove merita di stare: sul tetto di Spagna. E lo ha fatto senza il miglior giocatore del mondo, Leo Messi, che invece Guardiola aveva a sua disposizione. Prossimo passo? Alzare ancor di più l’asticella e tornare a quella squadra che poco più di un decennio fa intimoriva il mondo.

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