Calcio, Pietra Ligure. Dopo cinque mesi riecco in campo Daniele Puddu: "Io e i miei compagni avevamo una promessa da rispettare"

E' stata un patto di ferro, quello che Daniele Puddu e i compagni di squadra del Pietra Ligure hanno reciprocamente sancito pochi mesimese fa: da una parte il difensore biancazzurro, dopo la rottura del legamente crociato, aveva subito palesato la propria volontà di rientrare in campo per le ultime giornate di campionato, a patto però che il Pietra si giocasse qualcosa di importante.

Così è andata, visto che contro il Bragno il terzino finalese ha potuto bagnare il "nuovo" esordio, da capolista, al "De Vincenzi".

Daniele, l'iter riabilitativo procedeva al meglio, ma il tuo rientro è stato una sorpresa per tutti.

"Da più parti mi era stato consigliato di aspettare ancora un po' prima di rimettere piede in campo, ma le sensazioni a livello fisico erano buone, così ho deciso di rispettare quella promessa sigillata con i miei compagni. Loro avrebbero dovuto portare il Pietra fino all'ultima giornata nelle prime posizioni, poi sarei rientrato a dargli una mano. Fortunatamente è andata proprio così".

Dall'esterno come hai vissuto la crescita della squadra?

"Le qualità morali di questo gruppo le ho riscontrate chiare fin da subito e ciò testimonia la bontà della scelta che ho intrapreso la scorsa estate. Inoltre abbiamo la fortuna di confrontarci con una società a dir poco impeccabile, che ci ha sempre sostenuto fin dal primo allenamento stagionale. Giocare a Pietra Ligure è un piacere e ora non vediamo l'ora di compiere il passo decisivo verso l'Eccellenza".

Ci sarà l'occasione di vederti in campo a Borzoli?

"Bisognerà valutare nei prossimi giorni con attenzione quali evoluzioni avrà il ginocchio, ma al momento non ho riscontrato fastidi particolari. A fine partita ovviamente ero affaticato, ma a meno di sorprese inaspettate non dovrebbero esserci problemi per la ggara di domenica prossima".

Le ultime stagioni sono state particolarmente fortunate sotto l'aspetto dei risultati ottenuti, meno sotto il profilo fisico.

"Tra pubalgia e legamenti rotti non è stato assolutamente facile, ma mantenere il giusto grado di ottimismo mi ha sempre aiutato tantissimo nell'accelerare il percorso di recupero. A tal proposito intendo ringraziare tre persone in particolare: Emanuele Gallione e Barbara Molinari, pronti a seguire il mio iter riabilitativo con impegno, passione e amicizia, oltre ovviamente al Professor Renato Misischi la cui attenzione e professionalità sono state esemplare anche dopo l'operazione di ricostruzione effettuata sul mio ginocchio".