Massimiliano Natrella, classe 1971, è il personaggio sportivo con il quale, in un locale della Darsena di una piovosa Savona, scambiamo una piacevole panoramica a 360° sul calcio della provincia. Natrella, attualmente ai "box" per una pausa di riflessione, dopo tanti anni "in campo", prima come giocatore e poi come direttore sportivo, segue sempre con attenzione quanto accade nei nostri tornei, assistendo a partite sia dei campionati giovanili che delle prime squadre. Il suo curriculum sportivo lo vede dare i primi calci nelle giovanili del Savona : "Ho avuto la fortuna - ci racconta - di essere allenato dal grande Vittorio Panucci", per poi esordire, a 17 anni, in Promozione con la Veloce : "Era un campionato molto più competitivo di quello attuale". I successivi trasferimenti lo vedono al Quiliano : "Allenato da un personaggio come Gino Ghigliazza", quindi al Varazze : "Voluto da Aldo Lupi" e successivamente a Zinola, Pietra Ligure , Bragno : "In Val Bormida ho avuto come allenatori Tufano e Caracciolo, che mi hanno insegnato molto".
Ha infine chiuso la carriera nell' Albissola del presidente Mirko Saviozzi, che lo ha convinto a passare dal campo alla scrivania, nel ruolo di direttore sportivo : "Ho avuto l'onore di lavorare alle dipendenze di un presidente 'alla Zamparini' (dice sorridendo) e posso affermare, senza tema di smentita, che è uno dei dirigenti più preparati che abbia conosciuto, tanto che meriterebbe di stare, con la società albissolese, in categorie superiori".
Mentre la pioggia continua a battere sui vetri del bar, Natrella continua : "Oggi tutto é basato sulla ricerca del risultato immediato, senza progetti ed obiettivi duraturi. Non si vuol capire che crescita e vittoria non vanno sempre di pari passo e che, anzi, anche la sconfitta può far crescere, se legata ad un processo evolutivo serio e concreto". La disamina del nostro interlocutore é sempre più precisa :"Sicuramente l'avvento dei campi sintetici ha favorito lo sviluppo tecnico e la ricerca del gioco da parte degli addetti ai lavori in una regione come la nostra geograficamente 'schiacciata'.
Nello specifico esistono poi realtà particolarmente meritevoli di essere citate, vedi il Finale Ligure, del D.S. Bozzano e mister Buttu, che hanno impostato un lavoro basato sui giovani. Scendendo in Promozione, vorrei complimentarmi con Gervasi del Ceriale e Saltarelli del Quiliano, mentre in Prima Categoria, mister Damonte dell' Albissola ha dato un bel gioco alla squadra ed i suoi giovani Orcino e Carminati sono pronti ad un salto di categoria".














