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Calcio | 06 gennaio 2014, 13:16

Calcio. Per Riccardo Gagliolo si è chiuso un anno magico: "Il primo gol in Serie B deve essere uno stimolo per continuare a crescere"

Il difensore di Andora è uno dei grandi protagonisti della fantastica stagione del Carpi

Calcio. Per Riccardo Gagliolo si è chiuso un anno magico: "Il primo gol in Serie B deve essere uno stimolo per continuare a crescere"

Qualche giorno in famiglia, vicino agli affetti più cari, poi per Riccardo Gagliolo sarà la volta di tornare a Carpi per rituffarsi a mille all'ora nella splendida realtà della provincia romagnola.

Ferie meritate per il difensore di Andora, giunte al termine di un 2013 a dir poco da incorniciare: alla promozione conquistata da protagonista con i biancorossi ha fatto seguito una prima parte di stagione in Serie B da assoluto protagonista, al cui apice c'è il gol partita realizzato contro la Juve Stabia nell'ultimo incontro prima della sosta natalizia.

Riccardo, con la Juve Stabia è arrivata la ciliegina su un anno fantastico.

"E' vero, battendo i campani ci siamo regalati tre punti a dir poco fondamentali. Nel finale di molte partite siamo riusciti a spuntarla ed è merito del grande lavoro che portiamo avanti nel corso della settimana: fatichiamo tanto, ma i risultati fortunatamente si vedono".

Ora il Carpi è immerso nel limbo dorato del centro classifica, ma quali sono le vostre ambizioni?

"Ci godiamo il momento. Vincendo il recupero agganceremmo addirittura il Lanciano in zona playoff, ma il nostro obiettivo rimane logicamente la salvezza. Le big si rinforzeranno parecchio, ma anche noi proveremo a fare qualcosa, specie nel settore offensivo".

E la tua carriera? A 23 anni appari ormai in piena rampa di lancio.

"Montarsi la testa sarebbe facile, ma il calcio professionistico è talmente spietato che ogni settimana è pronto a richiederti ulteriori conferme. Sono nato nel 1990 e ho messo da parte una promozione dalla Lega Pro più diciotto presenze in Serie B: un bottino più che buono per un ragazzo che sogna di fare il calciatore. Sedersi sui risultati raggiunti sarebbe semplice, ma devono trasformarsi in uno stimolo per provare a migliorarsi giorno dopo giorno.

Qualche rimpianto per non essere riuscito a sfondare nella tua regione?

No, la Liguria mi ha dato tantissimo, ma emergere in una realtà dal territorio limitato non è semplice. Dovrò comunque sempre ringraziare il direttore Giuntoli per la fiducia che mi ha dimostrato, portandomi con sè a Carpi dall'Imperia".

L'affetto di tutta la provincia, ma soprattutto di Andora, resta comunque davvero forte.

"Lo so e lo percepisco costantemente. A tal proposito ne approfitto per ringraziare tutti i miei sostenitori e augurare buon anno a tutti!"

Lorenzo Tortarolo

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