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Calcio | 29 maggio 2018, 18:00

Calcio, Eccellenza. Caverzan pronto a prendersi il Finale: “Felice di essere qui, è una sfida affascinante”

Il tecnico veneto si presenta in punta di piedi ma con le idee ben chiare, puntando su un nucleo di giocatori già presente: “Arrivo in una società importante con l’obbiettivo primario divertirci insieme. Ripartiremo da una grossa base dello scorso anno”. Il pensiero va anche alla sua vecchia società: "A Ventimiglia per me tre anni molto belli ed utili"

Il tecnico veneto ai tempi dell'Imperia

Il tecnico veneto ai tempi dell'Imperia

Era diventato uno dei tormentoni di queste ultime settimane: chi si sarebbe seduto sulla panchina del Finale dopo il ritorno in Eccellenza e la separazione con Pietro Buttu? Da questa mattina il rebus è stato risolto, con Andrea Caverzan che occuperà lo scranno di tecnico nella società di via Brunenghi.

Un capitolo nuovo per il sodalizio del presidente Cappa e per lo stesso tecnico, che dopo tre stagioni di risultati soddisfacenti ha lasciato il Ventimiglia per tornare ad accasarsi nel savonese: "Si chiude un capitolo, ora ne apriamo un altro. Sono felice di essere approdato al Finale, una piazza che mi ha sempre affascinato e nella quale mi ha sempre fatto piacere venire a giocare, anche se a volte le ho letteralmente "buscate". Sono contento, inizio questa nuova avventura con grande entusiasmo. Vediamo soprattutto di divertirci e di avere sempre un obbiettivo comune che è quello di vincere a fine anno”.

Come ripartirà la nuova stagione del Finale?
Intanto dallo stimolo importante del ricordo che hanno i ragazzi di quando han vinto il campionato. Normale che ora si debba assorbire un po’ di delusione, però ora c’è la necessità di ritrovare l’entusiasmo per affrontare un campionato che il Finale conosce, che ha vinto due anni fa meritatamente dando grandi gioie a tanti ragazzi che sono ancora qui e dai quali vorremmo ripartire. Si tratta di giocatori per cui la società nutre fiducia, validi sia a livello tecnico che umano. Il mio obbiettivo è quindi ripartire da una grossa base dell’anno scorso”.

Che società ha trovato ad un primo approccio? 
La società si conosce da parecchi anni. E’ un fiore all’occhiello di questa zona della Liguria e tanti allenatori vorrebbero essere al posto mio. Devo ammettere che sono felice di esserci, che la società abbia scelto me, quindi li ringrazio e spero di ricambiare questa fiducia”.

Cosa conosce già di questa squadra?
Conosco tanti ragazzi, ci ho giocato contro e li ho seguiti anche l’anno scorso. Sono stati allenati da un bravissimo allenatore e quindi abbiamo già una buona base da cui cominciare. Ci sono parecchi giovani che hanno sempre meritato di giocare e quindi abbiamo tutte le carte in regola per fare bene e divertirci”.

Una lunga esperienza in panchina in Eccellenza e da giocatore tra i professionisti. Cosa porta con sé mister?
Porto entusiasmo. Sono abituato ad avere la voglia di andare al campo, divertirmi e vedere i ragazzi che si divertono, perché credo che quando nel calcio manca il piacere di fare quello che si sta facendo qualcosa si stia sbagliando. Da ex giocatore so come bisogna sentirsi in campo, mentre questi ultimi tre anni a Ventimiglia devo invece dire che mi sono serviti parecchio come tecnico. E’ stata per me un’esperienza importantissima aldilà dei risultati. Approdo con la voglia di mettermi a disposizione dei ragazzi, loro hanno già tanto di loro e quindi penso che i presupposti per fare bene ci siano”.

Mattia Pastorino

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