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Altri sport | 03 dicembre 2021, 11:30

Innovare e reinterpretare il turismo balneare e outdoor: ecco i piani di Finale per il prossimo biennio

Presentato agli operatori il piano strategico e di comunicazione per lo sviluppo turistico della destinazione: "

Innovare e reinterpretare il turismo balneare e outdoor: ecco i piani di Finale per il prossimo biennio

8 km di coste, 44 stabilimenti balneari, oltre a 9 spiagge libere, Bandiera Blu per 7 anni consecutivi dal 2015, 187 strutture ricettive tra strutture alberghiere ed extralberghiere (queste ultime la maggioranza), 1692 alloggi registrati come Appartamenti Affitto a uso Turistico, 2000 km di sentieri, 3.500 vie di arrampicata, oltre 150 mountain bike trails.

Sono questi alcuni dei numeri che rendono Finale Ligure una destinazione balneare e outdoor tra le più apprezzate nel panorama locale e non solo, dai quali ha preso vita il nuovo Piano Strategico per lo sviluppo turistico per il biennio 2022-23 elaborato da Comune e la rete di imprese DE.DE.

Un piano con un triplice focus: mettere a sistema territorio, esperienze, ospitalità, prodotti e servizi, per garantire qualità della vita agli ospiti e ai residenti; innovare, diversificare, integrare e rendere accessibile e sostenibile l’offerta turistica, puntando alla destagionalizzazione e alla valorizzazione delle risorse locali; creare un modello di governance pubblico-privato per l’organizzazione e l’attivazione di progettualità condivise.

Al centro di questo vi sarà il paesaggio quale elemento distintivo e unificante che caratterizzerà la comunicazione e il posizionamento della destinazione nei prossimi anni, con una particolare attenzione per la sensibilità emergente verso il consumo responsabile e il turismo esperienziale e di prossimità.

Paesaggio, comunità, benessere e sostenibilità sono le caratteristiche su cui puntare per far emergere l’identità territoriale: sull'ultima si punterà non solo per presidiare il mercato domestico e di prossimità, ma per esercitare ancora maggior presa sui mercati esteri storicamente più fedeli come quelli dell'area DACH (Germania, Austria, Svizzera) e i Paesi Bassi, e sperimentare incursioni mirate in area danese e sui paesi scandinavi, tutti molto sensibili al tema.

Per concretizzare il piano, integrando l’elemento paesaggio nelle aree balenare e outdoor, si andrà a lavorare in un’ottica di diversificazione dell’offerta. Il turismo balneare potrà includere proposte più qualificate dedicate alle famiglie, oppure cercare turisti “premium”, proponendo un prodotto caratterizzato da un’elevata qualità e una forte integrazione dei servizi. L’outdoor potrà avere nuove declinazioni: “slow”, orientato a intercettare un pubblico meno preparato, che però vede nella pratica outdoor la possibilità di approfondire la conoscenza del territorio nelle sue declinazioni culturali e ambientali; oppure “training”, rivolto trasversalmente al pubblico outdoor indistintamente dal grado di preparazione. Il lavoro sulla definizione del prodotto porterà alla costruzione della nuova offerta turistica e della strategia di promo-commercializzazione, attraverso la creazione di un catalogo di offerta.

Cruciale è poi il tema della governance. L’obiettivo è portare a compimento il processo per la costituzione della DMO (Destination Management Organization), per integrare al meglio i diversi soggetti coinvolti nella costruzione del posizionamento e nella promozione turistica di Finale. Il Piano strategico si propone inoltre di proiettare la destinazione Finale Ligure nel futuro attraverso sistemi di tourism intelligence, in grado di fornire dati e informazioni quantitative e qualitative sulla domanda turistica reale e potenziale. E mentre sarà attuato un processo di riorganizzazione della gestione dei 4 uffici IAT (Informazione e Accoglienza Turistica), in un’ottica di maggiore integrazione e coordinamento, la sperimentazione di un DMS (Destination Management System) permetterà di gestire su un’unica piattaforma digitale informazioni, ricettività, offerte commerciali ed eventi.

Per l’efficace realizzazione del Piano Strategico, continuerà ad essere fondamentale il coinvolgimento della rete consolidata di attori (operatori della ricettività e associazioni del Terzo Settore) che, con diverse finalità e obiettivi, hanno saputo negli anni rappresentare un modello informale di governance estremamente virtuoso.

Il primo passo a livello comunicativo sarà quello di aumentare la conoscenza di Finale coinvolgendo il più possibile utenti, residenti e turisti attraverso una campagna sulla responsabilità e sulla sostenibilità, per una comunicazione etica della destinazione turistica.

Alla campagna multicanale si affiancherà poi una comunicazione attenta alla creazione di contenuti di interesse e di valore editoriale, lungo le linee narrative di mare, outdoor, arte e cultura, natura ed enogastronomia. Il lavoro di quella che si configurerà come una vera e propria “redazione di destinazione” andrà così ad alimentare l’attività di media relations, la social media strategy e la digital strategy.

“Oggi l’obiettivo del turismo dev’essere quello della diversificazione, e lo si sta già facendo, ad esempio promuovendo nuove formule, come quella del cicloturismo e delle vacanze attive, come nel caso del trekking, dell'arrampicata (etc.). Inoltre, le aziende del settore devono prestare sempre più attenzione ai clienti, soprattutto ai turisti stranieri – commenta Ugo Frascherelli, Sindaco di Finale Ligure. - L’Italia è il primo Paese in Europa per quanto riguarda i numeri del turismo, e lo resta anche dopo la crisi causata dal Covid, che ha ovviamente avuto un impatto molto forte su questo settore. Il turismo vale il 13% del PIL tricolore, quindi è fondamentale proteggerlo e ogni Comune che abbia il privilegio di possedere una forte attrattività turistica deve fare la sua parte con coraggio e lungimiranza”.

“Se il turismo ed i viaggi sono attività differenziate e complesse, e non solo milioni di persone che trasportano ovunque macchine fotografiche, abbiamo ragione ad avere una visione positiva di essi. Le attività in questione sono continuamente inventate, costruite e sviluppate – aggiunge Claudio Casanova, Assessore Turismo, Sport, Cultura del Comune di Finale Ligure. - Non esiste una quantità fissa di “attrazioni turistiche” nel mondo che stanno per essere seppellite da una valanga di nuovi visitatori; non esiste un limite fisso o dato su cosa le persone potrebbero trovare interessante; il valore viene continuamente creato e ricreato ed è il territorio a farlo insieme alle comunità residenti. L’esistenza del turismo e dei viaggi è legata a quella di altre forme di vita economiche e culturali, il turismo deve integrarsi con queste attività. Il suo sviluppo può portare sostentamento e benessere a molte aree, per esempio le zone dell'entroterra, che, diversamente, sarebbero prive di attività. Lo stiamo vivendo oggi. È un valore che dobbiamo imparare a conoscere e preservare, affinché possa generare ricchezza economica e sociale”.

"La pianificazione di obiettivi comuni è la strada maestra – afferma l’assessore al Turismo di Regione Liguria Gianni Berrino - per trasformare le risorse in servizi e interventi, capaci di soddisfare i bisogni dei turisti italiani e di quelli internazionali. La creazione di un piano strategico di sviluppo turistico per la destinazione Finale Ligure va nella direzione giusta per amplificare la sua fama di meta outdoor e cicloturistica di eccellenza e incrementare in maniera mirata, secondo criteri di sostenibilità, le diverse sfaccettature dell’offerta turistica locale che spazia dai borghi, al mare, all’enogastronomia. Seguirò quindi con molta attenzione lo sviluppo del progetto della rete di imprese DE.DE presentato oggi e come Regione – conclude - siamo pronti a collaborare per il pieno successo dell’iniziativa". 

redazione

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