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Calcio | 16 febbraio 2024, 18:00

Tempi d'attesa delle visite medico sportive troppo lunghi. Pastorelli "Così i giovani abbandonano sport"

Spesso le visite medico sportive vengono fissate dopo la scadenza del certificato e i giovani non possono allenarsi e fare sport

Tempi d'attesa delle visite medico sportive troppo lunghi. Pastorelli "Così i giovani abbandonano sport"

Mesi d'attesa per le visite medico sportive, necessarie per i giovani che fanno sport agonistico.

A volte la fissazione della visita da parte dell'Asl2 va oltre la scadenza del certificato e gli atleti non possono allenarsi e l'alternativa è il privato con esborso di denaro da parte delle famiglie.

Quello dei tempi delle visite medico sportive è un problema che si trascina da tempo. Circa tre mesi fa l'assessore allo Sport Francesco Rossello ha scritto all'Asl2 per chiedere una soluzione alle lunghe liste d'attesa.

Il problema, però, sembra non essersi risolto e nell'ultima terza commissione consiliare, dove sono stati invitati i vertici dell'Asl2, il consigliere comunale Aureliano Pastorelli ha nuovamente posto il problema. 

"Fino al 2019 le associazioni sportive compilavano i moduli, li portavano in via Collodi e dopo un mesetto si andavano a ritirare e la stessa associazione poteva prenotare la visita medico sportiva. Poi, per problemi di privacy dal 2019 è stato fatto divieto alle associazioni di prenotare visite per i propri atleti e i certificati timbrati venivano dati ai genitori che autonomamente dovevano prenotarsi la visita - ha spiegato Pastorelli - Prima, quando le associazioni potevano prenotare, si mandavano a scadenza i certificati in essere e le visite venivano fatte puntalmente prima che scadesse il certificato. Oggi che sono i genitori ad andare a prenotare le visite, molte volte vengono assegnate date che vanno oltre la scadenza del certificato medico, quindi i giovani atleti devono sospendere l'attività agonistica perché le stesse associazioni non gli possono nemmeno permettere di allenarsi nelle strutture. Molte volte i genitori sono costretti a rivolgersi al privato perché l'Asl2 da delle date molto avanti e questo è uno dei motivi per i quali i giovani atleti smettono di fare sport e le famiglie non li portano dai privati perché non vogliono spendere dei soldi".

"Il discorso della privacy è vero – ha risposto Monica Cirone, direttore sociosanitario di Asl2 - oltre ad avere noi il professionista per la medicina sportiva abbiamo anche affidato la medicina sportiva con una manifestazione per incrementare i numeri”.

Elena Romanato

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