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Calcio | 16 dicembre 2015, 08:27

Savona Calcio, prima di Pistoia uno sguardo d’invidia al capolavoro dell’Alessandria

Gli storici rivali compiono l’impresa a Marassi; a segno l’ex Marras

Savona Calcio, prima di Pistoia uno sguardo d’invidia al capolavoro dell’Alessandria

Vedere gli “acerrimi nemici”, calcisticamente parlando, approdare ai quarti di finale di Coppa Italia può far rodere la bile negli animi dei supporters, ma sapere che uno dei protagonisti (con un goal ed un assist) è l’ex biancoblu Manuel Marras, fa sicuramente salire un groppo in gola di rabbia e amarezza. L’Alessandria compie l’impresa sospinta da oltre duemila tifosi al Marassi, sconfiggendo in dieci uomini ai supplementari un Genoa supponente e sbadato, apparso in grosse difficoltà; la grinta, il sacrificio, la forza di volontà e l’adrenalina annullano le due categorie di differenze: la qualità individuale che soccombe all’unione del gruppo.

Questa è la vittoria delle squadre di periferia, spesso dimenticate e lasciate da parte per sostenere le blasonate compagini che ogni anno si contendono lo scudetto di Serie A, questa è la vittoria per far conoscere la realtà delle categorie minori, apparentemente sconosciuta siccome non presente in televisione; questa è la vittoria del vero calcio, di come il potere dei soldi assume meno rilevanza quando agli onerosi contratti che garantiscono una prestazione emerge il sudore, la grinta, la determinazione di un collettivo e l’orgoglio per una maglia. Questa è la vittoria della serietà e della passione, perché se nello sport si mette l’entusiasmo, un grande passo in avanti per ottenere traguardi insperati è stato fatto.

Il calcio è ciclico: con molta amarezza si può ricordare come appena tre anni fa il Savona aveva sconfitto sia in casa sia in trasferta la corazzata Alessandria e, contro ogni pronostico, era riuscito a strappare la promozione in Lega Pro 1. Da quel momento sembra passata un’eternità: molti sono i passi indietro compiuti, molte le delusioni e sempre più grande è il divario tra le due tifoserie. Alla Torretta non resta che soffrire, aspettando tempi migliori; si può sempre, passo dopo passo, ricominciare a risalire, ma serve l’impegno di tutti, della squadra, della società, dei giornali e dei tifosi: e in molte di queste componenti, lo sforzo non si è ancora visto.

Giovanni Molinari

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