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Calcio | 13 febbraio 2019, 10:40

Calcio, Eccellenza. Vado, battere l'Imperia non basta, Puddu: "Sta a noi sul campo svoltare"

La solidità difensiva sta diventando marchio di fabbrica dei rossoblu anche grazie alle prestazioni del difensore mancino

Calcio, Eccellenza. Vado, battere l'Imperia non basta, Puddu: "Sta a noi sul campo svoltare"

Sembra aver definitivamente incanalato il proprio campionato sui binari giusti il Vado, che sul nuovo sintetico del "Chittolina" ha conquistato quattro dei sei punti in palio contro Finale ed Imperia. Due scontri diretti passati indenni che, con l'intermezzo della vittoria sul campo del Ventimiglia, hanno rilanciato le ambizioni di vittoria finale degli uomini del presidente Tarabotto.

"Vincere contro una squadra solida ed organizzata come l'Imperia, che non perdeva dalla prima giornata, dà senza dubbio morale. La partita singola non ti fa vincere un campionato, ci aspettano ancora dieci finali e la svolta la possiamo dare solo noi che scendiamo in campo".

E' Daniele Puddu ad analizzare il successo "di rigore" nel big match coi nerazzurri, nel quale ad emergere è la fatica ad andare a segno su azione e la contemporanea solidità difensiva dei rossoblu: "Nel complesso la squadra ha costruito tre occasioni da rete nitide, i due rigori assegnati ne sono la controprovaSono convinto che cresceremo ancora da questo punto di vista. In compenso se tutti faremo la fase difensiva come domenica gol ne subiremo pochi, e credo questo sia il segreto per far bene. Davanti poi qualcosa succede". 

Specialmente se a tirare le fila dell'attacco insieme a Donaggio, autore della doppietta di domenica, è un certo Edo Capra, con cui "l'intesa è sempre la stessa nonostante passino gli anni. Ma quando pensi allo stesso modo tutto è più facile".

Tanti nomi esperti a caccia dei gol, ma a ritagliarsi un importante spazio nel Vado 2019 è un classe 2002. E Puddu, chioccia nello spogliatoio vadese, per lui ha parole di stima: "Ogni tanto spiace l'atteggiamento di alcuni giovani che al posto di correre parlano. Per questo voglio appuntare una nota di merito al nostro D'Antoni, che a quasi diciassette anni in campo non ha mai una parola fuori posto. Forse a volte sono proprio i giovani a rispecchiare lo stile delle rispettive società"

Mattia Pastorino

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