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Calcio | 16 settembre 2019, 11:04

Violenza ed estorsione: arrestati 12 capi ultrà della Juve, perquisizioni anche a Savona

In corso ci sarebbero anche decine di perquisizioni in diverse città italiane, coordinate dalla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione e sarebbe coinvolta anche Savona.

da TorinoSportiva foto di Simone Ferraro

da TorinoSportiva foto di Simone Ferraro

Blitz della polizia contro la curva della Juventus. Dodici capi ultras bianconeri sono infatti stati arrestati questa mattina nel corso di una vasta operazione coordinata dal Gruppo Criminalità Organizzata della locale Procura della Repubblica. Controlli e perquisizioni sono scattate in tutta Italia.

Nell'ambito dell’operazione, denominata “Last Banner”, la Digos sta mettendo sotto torchio i capi e dei principali referenti dei “Drughi”, di “Tradizione-Antichi Valori”, dei “Viking”, del “Nucleo 1985” e di “Quelli … di via Filadelfia”, indagati a vario titolo per associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. Dodici, al momento, i provvedimenti di misura cautelare.

Sono in corso, inoltre – con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – 39 perquisizioni con la collaborazione delle Digos di Alessandria, Asti, Como, Savona, Milano, Genova, Pescara, La Spezia, L’Aquila, Firenze, Mantova, Monza, Bergamo e Biella, nei riguardi di 37 fra i principali referenti dei summenzionati gruppi ultrà e anche del “N.A.B. – Nucleo Armato Bianconero”, anch'essi indagati.

L'attività di indagine dei poliziotti della Digos - svoltasi per oltre un anno - è scaturita da una denuncia sporta dalla Juventus e ha consentito al Gruppo Criminalità Organizzata della Procura di Torino di acquisire incontrovertibili elementi probatori in merito a una precisa strategia estorsiva posta in essere dai leader dei principali gruppi ultrà bianconeri nei confronti della società bianconera.

L'interruzione, alla fine del campionato 2017/18, di alcuni privilegi concessi ai gruppi ultrà ha infatti determinato, sin da subito, una "reazione" dei leader storici, che hanno definito una capillare strategia criminale per "ripristinare" quei vantaggi soppressi e affermare nuovamente la posizione "di forza" nei riguardi della Juventus.

E' stata, inoltre,accertata la capillare attività dei "Drughi" per recuperare centinaia di biglietti di accesso allo stadio per le partite casalinghe della Juventus, avvalendosi di biglietterie compiacenti sparse su tutto il territorio nazionale.

redazione

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