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Calcio | 05 maggio 2018, 10:57

Calcio, Serie D. Finale, l'ora dell’orgoglio. Mister Buttu “Onoriamo il campionato, la dignità personale non ha prezzo”

Il tecnico verso l’ultima sfida della stagione con lo Scandicci non nasconde un briciolo d’amarezza: “Dispiace non dipenda tutto solo da noi”

Calcio, Serie D. Finale, l'ora dell’orgoglio. Mister Buttu “Onoriamo il campionato, la dignità personale non ha prezzo”

Torna a parlare alla vigilia di una gara di campionato il Finale. Sciolto il silenzio stampa che perdurava ormai da quasi tre settimane, l’attesa della sfida allo Scandicci è rotta dalle parole del tecnico giallorosso, Pietro Buttu.

Non avevo mai vissuto prima d’ora un silenzio stampa. Nel bene o nel male della mia parola ho fatto sempre un caposaldo, mi son sempre messo davanti a squadra e società difendendole. Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme però c’è il rammarico di essere arrivati in fondo in una condizione tale che non dipenda tutto da noi stessi”.

Che sarebbe stata una stagione complicata ne era certo il tecnico, che a più riprese nel corso dell’anno ha messo in guardia i suoi. Ma l’ultimo mese ha portato a qualcosa di inatteso anche per i più scettici: “Non mi aspettavo di arrivare all’ultima domenica in questa situazione ma me ne assumo la piena responsabilità di quest’annata tutt’altro che positiva. Siccome ho una coscienza e sono legato in maniera quasi viscerale a questa società, dico che se ci troviamo in questa posizione il responsabile principe è il sottoscritto. Detto ciò mi aspetto una prova d’orgoglio della squadra, abbiamo ancora delle speranze ed è giusto coltivarle. Lo faremo coi giocatori migliori, quelli più motivati. Cos’ho chiesto ai ragazzi? Una prova d’orgoglio perché la dignità personale non ha prezzo. Solo questo, senza guardare gli altri campi”.

Da quello di Rignano però dipende il futuro dei giallorossi. Il tecnico ne è consapevole, convinto allo stesso tempo che anche l’Argentina possa fare la sua partita: “Devo fare i complimenti ad Argentina e Montecatini perché, nonostante siano retrocesse da tempo, hanno onorato il campionato di serie D senza falsarlo. Indipendente da come andrà a finire. Dovremo onorare fino in fondo il campionato di quarta serie e pensare che l’Argentina farà il suo dovere. Intanto noi dovremo fare il nostro, come sempre in questa stagione”.

Top-secret quello che sarà lo schieramento, ma dalle parole del trainer è lecito attendersi un Finale “da battaglia”: “Indipendentemente da chi ci sarà o meno, ho chiesto a tutti di tirare fuori l’orgoglio. Non conteranno i singoli o l’allenatore. Conteranno l’attaccamento alla maglia e la voglia di mantenere, o comunque onorare, la categoria. Dobbiamo solo giocare al meglio delle nostre possibilità, poi se dovessero arrivare i play-out sarebbe una cosa straordinaria”.

Mattia Pastorino

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