Calcio, Vado. Girone di andata da ricordare per la Juniores di Monte: "In questo club ci sono tutti gli elementi per lavorare al meglio"

Si è fermata a 11 la serie di vittorie del Vado Juniores: sabato scorso, sul campo della Genova Calcio è comunque arrivato un punto pesante nell'economia della capolista rossoblu, dato che aver mantenuto i biancorossi a tre distanze di lunghezza

Mister, il filotto si è concluso, ma  resta un punto di importanza capitale.

"E' vero, dato che affrontavamo la terza in classifica e che alle fase nazionali parteciperanno le prime due classificate. Aver mantenuto la Genova Calcio a otto punti di distanza, con il rigore parato da Risso al 93', sicuramente ci permette di mantenere un gap incoraggiante in vista di un girone di ritorno che si preannuncia intenso".

Il vostro percorso resta comunque oltre le attese.

"Si. Sapevamo di avere a nostra disposizione una squadra di buon livello, ma ai numeri fatti registrare nel girone di andata potevamo davvero pensare solo nelle più rosee aspettative. L'aspetto più importante è però il percorso che stanno portando avanti i ragazzi, dato che a 17-18 anni, ormai, sono all'ultima fermata prima dell'arrivo nel calcio dei grandi".

Quanto aiuta militare nel Settore Giovanile di una società, sia per quanto riguarda il suo lavoro che quello dei ragazzi, pronta a far esordire i propri migliori talenti in prima squadra?

"Tantissimo, è uno stimolo di primaria importanza. Tra l'altro tanti dei nostri allenatori si stanno già allenando con la Prima Squadra e, grazie alla disponibilità dello staff e dei giocatori, stanno davvero accelerando il proprio processo di crescita. A breve ci sarà anche il ritorno al "Chittolina", a cui va unito il blasone e l'orgoglio che tutti abbiamo nel vestire questi colori. Vado sotto questi aspetti può essere davvero considerata un'isola felice".

Allenare una Prima Squadra le manca o è un pensiero distante?

"Dipende dal punto di vista. Per quanto concerne alcune metodologie di lavoro sì, ma dentro un Settore Giovanile i giocatori hanno un tipo di mentalità diversa, più aperto nel reperire nuove nozioni. I giocatori adulti fanno più fatica, a volte, a cambiare il proprio percorso rispetto alle conoscenze acquisite, mentre i ragazzi sono delle vere e proprie spugne".