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Calcio | 09 maggio 2019, 10:55

Calcio, Eccellenza. Una stagione a due facce per il Pietra Ligure, mister Mario Pisano: "Soddisfatto del risultato finale consapevole però che si sarebbe potuto fare meglio. Futuro? Orgoglioso di restare qua, ma l'ambizione fa parte dell'essere umano"

I biancoazzurri hanno terminato il campionato al sesto posto, totalizzando appena 13 punti nel girone di ritorno

Calcio, Eccellenza. Una stagione a due facce per il Pietra Ligure, mister Mario Pisano: "Soddisfatto del risultato finale consapevole però che si sarebbe potuto fare meglio. Futuro? Orgoglioso di restare qua, ma l'ambizione fa parte dell'essere umano"

Domenica si è concluso il campionato di Eccellenza, il Vado ha riconquistato la Serie D, mentre la Rivarolese ha strappato il pass per i playoff nazionali. Tra le squadre di alta classifica c’è sicuramente il Pietra Ligure di mister Mario Pisano, sesto nella graduatoria finale, che però ha dilapidato un gran girone d’andata con gli appena 13 punti in quello di ritorno. A fare un piccolo bilancio sulla stagione dei biancoazzurri è proprio l’allenatore pietrese:

“Al secondo anno in Eccellenza, con un budget inferiore alla passata stagione, dopo aver perso per motivi differenti diversi giovani del 98 e 99, che per noi erano delle certezze, e aver puntato e lanciato dei 2001 e 2002, direi che la stagione sia stata assolutamente positiva se si pensa al sesto posto finale e alla semifinale di Coppa Italia raggiunta. Lascia un po' di amaro in bocca un girone di ritorno poco all'altezza di quello di andata, in cui avevamo totalizzato ben 27 punti, ma alla fine siamo arrivati dietro le cinque grandi del campionato e davanti a molte squadre inizialmente più accreditate di noi.”

Un Pietra Ligure che è cresciuto anche grazie all’ex portiere: “Il Pietra ha ampi margini di crescita, deve solo volerlo. Col settore giovanile e la juniores quest'anno è stato fatto un ottimo lavoro ad esempio, in prima squadra abbiamo fatto esordire diversi ragazzi del posto e fatto diventare grandi dei ragazzi che quando sono arrivato erano molto giovani. Le mosse giuste per il futuro devono essere sicuramente un’analisi equilibrata della stagione, credere nelle persone e negli uomini che hanno dimostrato di avere a cuore la società e avere una maggiore simbiosi con la città, il nostro pubblico deve crescere perché quest'anno, anche in alcune goleade casalinghe fatte prima della nostra crisi, la risposta del pubblico non è stata come ci si attendeva.”

Nelle ultime settimane si è chiacchierato di un possibile interessamento dell’Imperia: “L'accostamento ad una grande squadra e ad una piazza ricca di storia come quella dell'Imperia non può che far piacere, ma in realtà devo ammettere che io non sono stato contattato da nessuno. Il mio futuro per adesso è il Pietra Ligure e ne sono orgoglioso di questo, anche perché non vedo motivi per il quale possa dirti il contrario. È normale che poi l'ambizione fa parte dell'essere umano e questo non si può negare a nessuno.”

Gabriele Siri

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