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Ciclismo | 29 maggio 2021, 20:20

Un'azione epica tra la folla e quel grazie al suo gregario: Damiano Caruso, ci hai fatto piangere di gioia

Il ciclismo esiste per regalare giornate come questa: all'Alpe Motta l'eroico siciliano arriva fendendo due ali di folla impazzita, seconda la maglia rosa Bernal che domani in piazza Duomo salirà sul trono del Giro. Il 9° posto di Fortunato (Eolo-Kometa) è una conferma: il futuro è suo

Un'azione epica tra la folla e quel grazie al suo gregario: Damiano Caruso, ci hai fatto piangere di gioia

Il ciclismo esiste per regalare giornate come quella di oggi. Chi ama questo sport, dopo la ventesima tappa del Giro d'Italia non può che commuoversi e gioire: la Verbania - Valle Spluga - Alpe Motta ha infatti regalato un pomeriggio di sensazioni uniche, di emozioni travolgenti, di Ciclismo con la C maiuscola.

Mattatore assoluto è stato Damiano Caruso. A lui dobbiamo dire solo una cosa: grazie! Grazie per la prestazione odierna e per il Giro che ha corso, grazie per il cuore che ha gettato oltre l'ostacolo nonostante tutte le difficoltà, grazie per quella dimostrazione di signorilità con quella pacca sulle spalle di Pello Bilbao che tanto lo ha aiutato a costruire una vittoria che resterà nella storia. Caruso ha vinto, primo sul traguardo con la folla che ha riempito le strade a spingerlo metro dopo metro e a rendere tutto ancor più indimenticabile. Vittoria e secondo posto in classifica generale consolidato, di più (purtroppo) non si poteva fare.

Secondo all'arrivo ma primo in classifica generale è invece Egan Bernal che, trainato dalla squadra (soprattutto da Martinez, fondamentale sulle salite finali), ipoteca il Giro nonostante lo spavento vissuto dopo l'attacco di Caruso a 52 km dall'arrivo. Un'azione epica, con il siciliano lanciato assieme a Bardet giù per la discesa dopo il GPM di Passo San Bernardino e il seguente arrivo in cima allo Spluga con 42" sulla maglia rosa. Poi il finale e la rimonta parziale (per la corsa, ma decisiva per la vittoria del Giro) del leader, che non potrà non ringraziare ancora una volta i suoi per la devozione totale mostrata. Terzo posto di giornata per Martinez, quarto Bardet, quinto Joao Almeida (prova da applausi). A seguire in sesta posizione Yates, poi Vlasov CarthyNono posto per Lorenzo Fortunato della Eolo: un segnale importante per il futuro del ciclismo italiano nelle corse a tappe, una conferma dopo il successo del giovane bolognese sullo Zoncolan.

Domani la crono di Milano con l'arrivo in piazza Duomo che non dovrebbe modificare in maniera importante la graduatoria principale: Bernal in rosa verso il trionfo davanti ad un enorme Caruso, a chiudere il podio Yates. Poi Vlasov e Bardet. Infine, a proposito di classifiche, Bouchard ha vinto quella degli scalatori e si porterà a casa la maglia azzurra.

Roberto Vassallo

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