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Calcio | 04 novembre 2022, 13:00

Calcio, Cairese. La consapevolezza di Federico Boveri: "Vogliamo la Serie D per restarci a lungo. L'Albenga? Forte, mi auguro che entrambe possano salire in quarta serie"

Calcio, Cairese. La consapevolezza di Federico Boveri: "Vogliamo la Serie D per restarci a lungo. L'Albenga? Forte, mi auguro che entrambe possano salire in quarta serie"

E' la prima grande vigilia da dirigente per Federico Boveri.

Nell'arco di pochi anni uno degli attaccanti di maggior prospettiva della nostra provincia, è saltato dall'altra parte della scrivania, assumendo la carica di vicepresidente della Cairese.

Una presa di consapevolezza forte, ma che rappresenta l'anello di congiunzione in ogni scelta compiuta.

 

Federico, fino a pochi anni fa eri presenza fissa nelle rappresentative regionali. Come mai hai deciso di appendere così presto gli scarpini al chiodo?

"Iscrivendomi all'Università di Torino non c'era più modo di allenarmi per i livelli ai quali ambivo. Non aveva senso proseguire l'attività da giocatore senza poterla coltivare al 100%".

 

Oggi, invece, l'impegno dirigenziale nella Cairese.

"C'è stata la possibilità d poter dare una mano a mio papà, il presidente, e ho intrapreso questa scelta volentieri. La Cairese è una società grossa, importante e articolata: va gestita come un'azienda vera e propria e avendo studiato economia posso dare il mio contributo. Ci sono tante cose da fare, in particolar modo per i tornei, il settore giovanile e ovviamente le strutture".

 

Modello keynesiano o prevale l'austerity?

"Serve un approccio societario lungimirante - sorride Federico - senza solide basi non si va da nessuna parte nel calcio di oggi. Come ha ribadito mio padre, il nostro obiettivo è arrivare in Serie D, ma dovremo essere pronti per poterci rimanere per molti anni".

 

Anche la vostra campagna di mercato estiva punta in questa direzione: ragazzi giovani ma di prospettiva.

"Coincide anche con la visione di gioco del nostro allenatore, Diego Alessi. Il mister punta a un gioco aggressivo e fisicamente dispendioso: avere energie per tutti i 90 minuti di gioco è determinante".

 

L'Albenga è sotto i riflettori per i suoi record, ma con i punti raccolti ad oggi probabilmente sareste primi in una qualsiasi altra stagione.

"Davanti a una squadra come quella bianconera non si possono non fare i complimenti, per i risultati che hanno inanellato è più che giusto che guidino la graduatoria. Penso però che il nostro secondo posto valga parecchio, tenuto conto delle assenze importanti che stanno perdurando da inizio campionato e che purtroppo avremo anche domenica".

 

Una serie, quella ingauna, che potreste interrompere proprio voi.

"E' il nostro auspicio, ma alla squadra abbiamo detto principalmente di godersi la partita. Ci sarà sicuramente una bellissima atmosfera e sarà importante per tutti noi riuscire a godersela. Avremo anche un buon numero di tifosi al seguito che, sono sicuro, insieme a quelli ingauni regaleranno una bellissima cornice. Si sfideranno due belle piazze che, lo dico sinceramente, mi auguro davvero di vedere entrambe nei prossimi anni stabilmente in Serie D".

Lorenzo Tortarolo

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