Calcio, ESCLUSIVA. Intervista doppia ai fratelli Del Nero: "Il nostro sogno è quello di giocare insieme"

Esclusiva di rivierasport.it con l'intervista doppia realizzata ai due fratelli Del Nero. Tra i due quello che ha calcato i palcoscenici più prestigiosi è Simone, classe 1981 e attaccante esterno, in passato nella massima serie soprattutto con Brescia e Lazio: con le rondinelle ha condiviso lo spogliatoio con Roberto Baggio, mentre in biancoceleste ha vissuto cinque stagioni altalenanti: da ricordare il suo trionfo nel 2004 con l'Under 21 di Claudio Gentile e un bronzo olimpico.

"Sul mio futuro non c'è ancora niente, voglio godermi l'estate: voglio approdare in qualche società dove c'è ambizione di fare bene, professionalità ma senza troppo stress, visto che di gloria non ne cerco più e voglio solo divertirmi".

"In carriera l'allenatore che mi ha dato più soddisfazione, anche se lo ha avuto per poco tempo, è stato Claudio Gentile con la Nazionale Under 21. Noi siamo gli ultimi ad aver vinto quella manifestazione e successivamente il bronzo olimpico: tappe importanti della mia carriera".

"L'occasione alla Lazio? I problemi fisici che ho avuto erano la cosa secondaria. Troppe responsabilità e se devo essere un po' cattivo con me stesso in quel periodo mi è mancata la personalità".

Manuele è suo fratello e ha speso in ogni caso un'ottima carriera. Secondo indiscrezioni il talentuoso e quotato difensore centrale, dopo una stagione non da ricordare in forza allo Sporting Recco in Serie D, sarebbe ad un passo per firmare con il Vado quotato e ambizioso team di Eccellenza.

Sul suo futuro è chiaro il difensore: "Vorrei divertirmi e ritrovare l'autostima che ho perso quest'anno: arrivo da parecchi anni dove mi salvo all'ultimo tuffo o retrocedo. Il Vado? Società ambiziosa con la voglia di vincere subito".

In carriera Del Nero ha vestito anche le maglie di Cuneo Massese, Spezia, Castelnuovo, Carrarese, Lucchese, Chiavari Calcio Ceparana, Porto Corallo, Acqui, Kras Repen e Fezzanese: un totale di 332 presenze e 24 reti.

L'intervista doppia a Manuele e Simone Del Nero

Dove nasce la vostra passione per il calcio?

Manuele Del Nero: "Nasce da mio padre che è stato calciatore professionista ed una passione di famiglia. Spero che questa cosa che abbiamo venga trasmessa anche a mio figlio".

Simone Del Nero: "Questa è una passione innata, forse il gene che ci ha trasmesso nostro padre, visto che è stato calciatore prima di noi: noi purtroppo non riusciremo a tramandarli ai nostri figli. Personalmente dalla nascita andavo a dormire con il pallone..."

Che cosa vi accomuna nel calcio?

Manuele Del Nero: "Non abbiamo mai giocato contro, ma a pensarci forse ci accomuna lo spirito di sacrificio. Noi ci alleniamo tutti i giorni in un campo ad Ortonovo con nostro padre e Masiello facendo una pre-preparazione a giugno".

Simone Del Nero: "L'unica cosa che ci accomuna nel calcio è la tenuta fisica visto che noi affrontiamo una preparazione fisica che andiamo ad affrontare prima dei ritiri con le nostre squadre: lavoriamo tutta l'estate dal lunedì al sabato no stop con gente come Masiello".

Qual'è il vostro sogno nel cassetto?

Manuele Del Nero: "Il nostro sogno è quello di giocare almeno un anno insieme. Ora voglio continuare a giocare , divertirmi e realizzarmi come persona nella vita".

Simone Del Nero: "L'ultimo sogno che ho nel cassetto a livello calcistico è quello di giocare con mio fratello: ho segnato in tutte le categoria, ho vinto due trofei importanti e calcato i campi di Serie A".

Una cosa che non vi siete mai detti?

Manuele Del Nero: "Abbiamo un rapporto talmente bello che quando abbiamo dei problemi ne parliamo sempre prima".

Simone Del Nero: "Deve credere più in se stesso: ha qualità di giocare in categorie superiori".

Volete farvi un consiglio a vicenda?

Manuele Del Nero: "Un consiglio a Simone? Non saprei, visto che me ne da più lui a me: ha vissuto esperienze diverse calcisticamente".

Simone Del Nero: "Il consiglio che posso dargli è quello di fare il professionista che è sempre stato. Ovunque va ha sempre la fascia di capitano, e lui deve farsi rispettare e dare una scossa alla squadra quando ci vuole: il capitano è il leader e il trascinatore. Deve essere più determinato nei confronti dei suoi compagni di squadra".