Finale caldo anche in Don Bosco Valle Intemelia-Quiliano, dove il giocatore Marouf sarebbe stato preso di mire con insulti. A rispondere alla società savonese è il portiere biancorosso Alessandro Palladino che non ci sta, soprattutto dopo il suo grave scontro di gioco dell'andata.
"Il giocatore è stato tutta la partita a insultare e apostrofare con appellativi vari..si dice che non capisca bene l'italiano, ma per certe espressioni le conosce bene..."
"Sicuramente era una partita tirata, nel senso che comunque c'era un precedente a favore nostro dove mi avevano procurato una lesione alla testa, però lui si è buttato un po' sul vittimismo, come succede a volte".
"Anche fuori dal campo gliene sono state dette di tutti i colori, ma a seguito di sue provocazioni in quanto mandava a quel paese gli spettatori, come può succedere in queste partite, che sono più sentite rispetto ad altre visto anche il precedente".
"Questo giocatore ha simulato un cazzotto in faccia, stando diverso tempo per terra: l'arbitro addirittura l'ha invitato a non prendere in giro perchè aveva visto tutto l'episodio e non era stato toccato".
"Sul campo può succedere che si dicano delle parolacce, io stesso sicuramente avrò detto qualcosa, ma lui ha provocato: ha offeso anche me. E' stata una cosa reciproca, nulla di più di quello che succede nei campi di calcio, solo che lui ha voluto fare un po' la vittima, piangendo".
"Nè la società Quiliano Calcio, né il sottoscritto Marouf si sono scusati o si sono interessati della mia guarigione dopo l'infortunio nella partita dell'andata".














