Nelle ultime annate Sampdoria e Genoa non stanno vivendo i loro anni migliori in quanto a risultati, ma restano le due compagini liguri più presenti in Serie A. Seguono lo Spezia e la Sampierdarenese, nome sorto dall’omonimo comune, diventato poi quartiere del capoluogo ligure dal 1926 in avanti. Quest’ultima è quella dalla storia più breve: la fondazione risale al 1899 e resta in attività fino al finire del 1927. In seguito, ha ripreso l’attività agonistica nel 1931 per poi fermarsi, questa volta senza poi avere nuove rifondazioni, nel 1945. Oltre alle storiche promozioni in Serie A, è fondamentale ricordare la permanenza nel massimo campionato italiano per svariate annate: dal 1934 al 1939, anno in cui viene retrocessa in Serie B. La permanenza in cadetteria dura però un solo anno perché già nel 1940 riesce a tornare nel massimo campionato. La permanenza dura un paio di annate, intervallate da un regime fascista che ha messo le proprie mani anche nel calcio, e la Sampierdarenese chiude la propria storia calcistica nel 1946, unendosi all’Andrea Doria per dar vita all’Unione Calcio Sampdoria.
Nonostante gli ultimi anni siano stati connotati da alti e bassi, tanto sul campo quanto a livello dirigenziale, i doriani sono la compagine ligure più vincente a livello europeo mentre il Genoa è quella più vittoriosa in ambito italiano (in una classifica sempre limitata alla regione Liguria. Spulciando il palmarès dei blucerchiati, ad oggi si trovano una vittoria in A (1990/1991), una Coppa delle Coppe (1989/1990), 4 vittorie della Coppa Italia, una vittoria della Supercoppa e un trionfo in Serie B. Ad oggi la formazione allenata da Andrea Pirlo occupa proprio un posto in cadetteria, ma le possibilità di trionfo finale sono molto risicate e lo stesso tecnico è più volte finito sulla graticola per prestazioni giudicate al di sotto del potenziale. Il confronto con i trofei in ambito nazionale con il Genoa è però impari, con il Grifone nettamente avanti nelle coppe nazionali. I rossoblù, infatti, hanno trionfato per ben 9 volte in Serie A e sono invece 6 i titoli della cadetteria. In un caso solo ha trionfato in Coppa Italia e sempre una volta è riuscita ad imporsi in Serie C. La formazione di Alberto Gilardino, pur essendo risalita in prima classe solo quest’anno, i pronostici e le quote sulla Serie A indicano come praticamente salva ma anche con chance pressoché nulle di agganciare la zona Europa. Per una neopromossa, in ogni caso, una tranquilla salvezza con ampio margine era tra le richieste della proprietà per la stagione in corso. La permanenza nel massimo campionato italiano permetterebbe introiti più corposi e la possibilità di fare concreti investimenti, evitando di limitarsi solo al prestito secco.
Per quanto riguarda lo Spezia, invece, la promozione nel massimo campionato è cronologicamente molto più vicina. La permanenza in Serie A si è verificata infatti nelle annate 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023, quest’ultima terminata con la retrocessione in cadetteria. Al momento le chance per una promozione in questa stagione sono pressoché nulle: alla 24esima giornata di Serie B, anzi, i bianconeri occupano la 18esima posizione e rischiano la retrocessione insieme a FeralpiSalò e Lecco.














