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Altri sport | 10 luglio 2019, 03:52

Lo stop sulle scommesse sportive è costato all’Italia 8 miliardi

Il Corona-virus ha rivoluzionato totalmente i modi di vivere e la quotidianità di tutti

Lo stop sulle scommesse sportive è costato all’Italia 8 miliardi

Il gioco e le scommesse sportive, durante il lock-down causato dal virus Covid19, hanno subito ingenti perdite: si stima che arrivino a superare gli 8 miliardi. Il Corona-virus ha rivoluzionato totalmente i modi di vivere e la quotidianità di tutti; non è stata da meno la rivoluzione subita dal mondo dello sport e delle annesse scommesse sportive, in particolare le scommesse sulle gare automobilistiche che si sono dovute fermare, e sulle partite calcistiche, che hanno subito un periodo di pausa. Corse e calcio, sono infatti, tra le principali fonti di guadagno per le agenzie di scommesse.

Anche l'ippica è un settore tanto importante quanto a rischio: i provvedimenti del Governo non prevedono ancora la ripresa delle corse ippiche. Questo settore era già in crisi prima dell'inizio della pandemia e della conseguente emergenza sanitaria in Italia. Durante il lock-down, gli ippodromi e le strutture che si occupano anche della cura e dell'allenamento dei cavalli, non si sono mai fermati, ma anzi hanno continuato nelle loro attività quotidiane per garantire il benessere fisico e mentale degli animali, pur non ottenendo guadagni per molti mesi. Ovviamente, però, tutti gli allenatori, allevatori e tutte le persone impegnate nel ramo dell'ippica, hanno fatto richiesta di riforme dedicate al Governo, per poter ottenere aiuti a livello economico e finanziario in modo da poter far ripartire al meglio questo settore già avviato verso la crisi.

COME HANNO RISPOSTO LE AZIENDE AI CAMBIAMENTI?

L'impatto economico e finanziario causato dal Covid19 è per ora stimato a oltre 7 miliardi di sterline (per il solo mese di marzo) e con i mesi successivi non potrà che peggiorare. Proprio per questo la popolare azienda Playtech, colosso del gioco di scommesse online, ha proposto di potenziare la categoria dei giochi online, già dopo il primo mese di chiusura dovuta al Corona-virus: tornano quindi, in primo piano, i tornei di poker, il bingo online e tutti i giochi da casinò. Questi stanno attirando appassionati da ogni settore, anche grazie alla loro versatilità; l'idea di base è quella della multicanalità, cioè raggiungere diversi settori e avere diverse possibilità di ottenere profitti anche su altri giochi di scommesse online, visto che le gare automobilistiche calcistiche e ippiche (e non solo) sono state costrette a fermarsi durante la pandemia. In questo modo, l'azienda Playtech, è riuscita a star dietro ai cambiamenti del momento, ottenendo poi, anche dei guadagni.

LA RISPOSTA DEI BOOKMAKER ALL'EMERGENZA SANITARIA

I bookmaker sono tutte quelle aziende che accettano scommesse (sia di tipo sportivo che non). A causa di questa pandemia, i bookmaker si sono trovati e si trovano tutt'ora, quindi, in grave difficoltà. Per cercare di trovare una soluzione a questo problema, dal 27 aprile al 1 maggio si è tenuto un importante vertice del mondo delle scommesse, al quale hanno partecipato i principali esponenti di diverse aziende bookmaker d'Europa, degli Stati Uniti e anche dell'America Latina. I vari bookmaker hanno quindi deciso di creare un'edizione virtuale del Grand National di Aintree, un importante appuntamento di scommesse, devolvendo poi i ricavati all'Azienda Sanitaria Nazionale per far fronte alle ingenti spese causate dall'emergenza globale del Corona-virus.

I più importanti bookmaker come scommesse777.com sostengono, però, che gli scommettitori sono solitamente mossi da abitudini e quindi il fatto di scommettere online potrebbe non essere così proficuo come si sarebbe sperato, poiché questi, potrebbero non essere pronti a scommettere su eventi di cui hanno poca conoscenza e soprattutto un quasi nullo attaccamento emotivo.

PER QUANDO SI PREVEDE LA RIPARTENZA DELLE SCOMMESSE?

La riapertura per quanto riguarda il settore delle scommesse è stata prevista per il 14 giugno. Il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso di riaprire i battenti delle agenzie bookmaker di scommesse (sportive e non) dopo molti mesi dalla chiusura; questa scelta è stata ovviamente contestata ampiamente dagli operatori di questo settore di mercato, che si ritiene come schiacciato dal lock-down e dalla sospensione degli eventi sportivi che ha dovuto subire il paese. Si stima che per la ripresa ci vorranno dai sei ai nove mesi, una ripresa lentissima che continuerà a mettere in difficoltà le varie agenzie.

Calcolando i diversi guadagni ricavati dalle scommesse scopriamo che:

·       da marzo ad aprile la spesa delle scommesse ha subito un calo vertiginoso: è diminuita del 72.2%;

·       da febbraio (ultimo mese di effettive scommesse prima del lock-down) la spesa complessiva è calata addirittura dell'88.7%;

·       per quanto riguarda i guadagni estivi si stima che non riusciranno a raggiungere quelli dell'anno precedente, che ammontavano a circa 2,5 miliardi di euro.

In conclusione, la ripresa sarà molto lenta, ci vorranno diversi mesi prima di avvicinarsi minimamente a quella che prima si definiva comunemente normalità, sperando che la situazione sanitaria migliori, che i contagi calino fino a sparire e che il virus non riappaia.
Nel frattempo, le piattaforme di scommesse online sono sempre attive in modo che chiunque possa accedervi e provare, almeno virtualmente, il brivido della scommessa.

Richy Garino

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