Avreste mai pensato che tentare di giocare a calcio in un campetto comunale (Borgaro, in provincia di Torino) avrebbe potuto portarvi a pagare una multa da 400 euro o 240 euro se pagata entro pochi giorni? Ebbene sì, in tempi di Coronavirus si è arrivati anche a questo.
Il campetto sportivo comunale di Borgaro - si legge nell'articolo della nostra redazione di Torino, Torinosportiva.it - era stato chiuso dall’inizio dell’emergenza, con un’ordinanza del sindaco Claudio Gambino. Lucchetto chiuso: lo hanno forzato 22 ragazzini, che domenica pomeriggio del 7 giugno (in barba alle regole di distanziamento previste per l’emergenza coronavirus) hanno organizzato una bella partitella di pallone.
Peccato che qualcuno abbia chiamato i Carabinieri, con una telefonata anonima, e che sia arrivato il conto: quasi 9 mila euro di multa per una partita di calcio. Tanto è costata la bravata. La beffa? Dal 18 maggio il Governo ha sbloccato le attività ludiche (alcuni sport sono tornati alla normalità) ma non è ammessa tra queste l'aggregazione in senso calcistico, inevitabile nell'attuazione di questo sport che prevede contrasti, falli, spinte e contatti. Sul web si sprecano le polemiche e i richiami, per esempio, alla giornata del 26 maggio con imbarazzanti assembramenti in pieno centro a Torino (autorizzati, questi sì) per il passaggio delle Frecce Tricolori.