Bisogna ripercorrere con attenzione gli almanacchi matuziani, ma ciò che è certo è che Matteo Andreoletti, il nuovo tecnico della Sanremese, entra di diritto nella cerchia degli allenatori più giovani della storia biancoceleste.
Attenzione però a non farsi trarre in inganno: il tecnico classe 1989 ha già all'attivo quasi 150 panchine in serie D, divise tra Seregno e Inveruno.
Personalità e carattere non mancano, al netto del vocione e della barba, ma ciò che ha sempre contraddistinto le squadre del mister nativo di Alzano Lombardo è la chiarezza delle idee di gioco, basata su una circolazione di palla rapida, a terra, disegnata nei dettami del più classico 4-3-3.
Un meccanismo oliato a perfezione, soprattutto nella stagione 2018-2019 con i gialloblu milanesi, tanto da spingere la piccola realtà lombarda nelle zone più alte della classifica.
Un mosaico affascinante, costruito tessera dopo tessera con cura e pazienza, la situazione opposta rispetto ai venti burrascosi della Riviera.
La Sanremese ha infatti bisogno di raccogliere punti in fretta, già a partire dal sentitissimo derby contro l'Imperia.
Sarà una grande sfida di adattamento anche per Matteo Andreoletti, in una piazza di grande tradizione, divisa tra le urgenze di classifica e la propria indole nel proporre un calcio piacevole e organizzato.
Solo il tempo potrà chiarire la bontà del matrimonio tra le due parti, ma è indubbio che già a Imperia qualche segnale sulla strada intrapresa potrebbe emergere con chiarezza.