Albenga. La brace sotto la cenere: è comunque iniziata una fase nuova per il club

E' un vero e proprio Risiko sportivo quello che negli ultimi giorni sta coinvolgendo il mondo dell'Albenga Calcio.

La manifestazione di interesse palesata da Simone Marinelli, ex presidente del Savona, ha però solo accelerato un processo in corso da diversi mesi all'interno e all'esterno dell'Annibale Riva.

Le "partite" in corso infatti sono diverse e coinvolgono solo in parte il better savonese.

Il nodo focale è la situazione imprenditoriale di Gian Piero Colla. Il patron bianconero già dopo i primi mesi dallo scoppio della pandemia aveva dichiarato di essere in un periodo di forte difficoltà, difficoltà che si sono riverberate anche nella stagione in corso come testimonia il concreto e dichiarato sostegno economico da parte di Cesare Cometto.

Colla dallo scorso dicembre ha ribadito a più riprese come a stretto giro di posta si sarebbero palesati miglioramenti nella capacità liquide, seppur le tempistiche si siano di fatto dilatate fino al termine della stagione, come del resto hanno confermato le tensioni con mister Lupo, Marco Campelli, Andrea Mei e capitan Davide Sancinito, trattenuto poi  all'interno della rosa di mister Ferraro.

Ora le strade sono due per tifoseria e tesserati: recepire o meno le dichiarazioni e le promesse della proprietà.

Parte degli Ultras ieri hanno posto l'aut-aut  al proprio patron: o presentare garanzie per un futuro competitivo oppure passare la mano. E' la prima contestazione diretta alla proprietà, dopo un campionato dove il sostegno alla squadra ha sempre avuto la precedenza rispetto a qualche malumore presente ma riposto sotto al tappeto.

Qualsiasi siano gli sviluppi sul fronte societario è però chiaro che per l'Albenga si aprirà una fase nuova nel rapporto tra sostenitori e dirigenza.

Marinelli su Instagram continua a lanciare messaggi più o meno diretti del proprio interesse per gli ingauni, ma se il suo approccio non dovesse andare a buon fine un check sulle ambizioni del club e sui rapporti interni dovrà essere posto a regime.

Sprecare il buon lavoro dell'ultima stagione sotto l'aspetto tecnico sarebbe un peccato capitale, grazie soprattutto alla prepotente crescita dei tanti talenti del vivaio bianconero, ma con il ritorno del format a girone unico e un ambiente che rischia di essere meno coeso non allestire una squadra di buon rango potrebbe presentare variabili tecniche di difficile lettura.

Rispetto alla dichiarazione della scorsa estate i piani sono al momento in linea: allestire una formazione che potesse creare grattacapi a tutti nella stagione appena conclusa per poi puntare con forza alla Serie D nel campionato di Eccellenza 2022/2023.

Ora non resta che attendere i fatti.