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Ciclismo | 17 giugno 2023, 10:00

Il plauso del biker Garay al Santa Corona: "Aneurisma cerebrale, soccorso e curato da una grande squadra di medici"

L'atleta spagnolo ha raccontato via social il grave problema di salute che lo ha colpito durante una prova della Uci Enduro World Cup sulle alture pietresi

Il plauso del biker Garay al Santa Corona: "Aneurisma cerebrale, soccorso e curato da una grande squadra di medici"

La UCI Enduro World Cup di inizio giugno, oltre a mettere in mostra i sentieri dell'entroterra di Pietra Ligure e ad animare il centro cittadino, è stata anche l'ennesima occasione per comprendere il valore dell'ospedale Santa Corona. 

L'eccellenza dei sanitari del nosocomio pietrese è stata fondamentale per soccorrere Iago Garay, biker spagnolo vittima proprio a Pietra Ligure di un grave problema di salute che lui stesso ha raccontato via social network: 

"Sabato 3 ho iniziato la mia giornata a Pietra Ligure come tutte le altre. Mi sentivo abbastanza rilassato e pronto per un grande giorno. Ricordo di essere salito alla seconda tappa motivato e di buon umore - ha spiegato l'atleta - tutto è iniziato abbastanza bene e ho capito che stavo andando leggermente più veloce man mano che mi avvicinavo al finale. Mi stavo godendo quella sensazione quando, da qualche parte a metà strada, ho improvvisamente iniziato a notare che qualcosa non andava. Le mie orecchie hanno iniziato a ronzare e mi sono scoppiate. Ho pensato di essere andato così velocemente da non permettere al mio corpo di adattarsi".

"Poco dopo, la mia testa ha iniziato a farmi male, è stata una strana sensazione, non mi sono schiantato né ho colpito nulla con la testa, quindi la mia spiegazione logica è stata che devo aver pizzicato un muscolo o qualcosa del genere, ma il dolore ha iniziato a passare attraverso il mio collo, e poco dopo, non potevo muovermi - ha aggiunto il biker - Tutto quello a cui riuscivo a pensare era arrivare alla fine del sentiero per fermarmi e riposarmi un po' prima della fase successiva, ma c'erano 2 minuti o più di sentiero rimasti. A quel punto è diventato tutto abbastanza sfocato, non riuscivo a controllare molto la mia bici, ma alla fine sono arrivato in fondo. Tutto quello che ho potuto fare è stato sdraiarmi a terra e attraversare quella che è stata la cosa più dolorosa che abbia mai provato in vita mia". 

"Ho avuto la fortuna di avere una grande squadra di medici nelle vicinanze e in meno di un'ora sono stato al pronto soccorso di neuroscienze dell'ospedale di Pietra Ligure dove hanno scoperto che avevo un'aneurisma nel cervello - ha concluso Garay - ho avuto bisogno di due interventi durante il fine settimana e di un altro pochi giorni fa, ma finora i medici sono fiduciosi che ne uscirò al 100% e tornerò ad una vita normale. Devo rimanere un'altra settimana in ospedale sotto stretta sorveglianza per assicurarmi che tutto proceda correttamente, lo spirito sta migliorando poco a poco e non vedo l'ora di uscire presto. Grazie infinite a tutti quelli che sono passati in ospedale o che hanno inviato un messaggio. Non sono ancora riuscito a vederli ma sento il vostro affetto. Abbiate cura ogni giorno della vostra vita, non sappiamo quanto velocemente tutto possa cambiare". 

Roberto Vassallo

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