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Altri sport | 31 maggio 2024, 07:00

La nazionale scozzese sogna in grande ad Euro2024

Questo straordinario percorso ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi scozzesi, la Tartan Army, storica tifoseria scozzese, che hanno visto la loro nazionale tornare in una grande competizione internazionale agli Europei del 2021 dopo un’assenza di 23 anni.

La nazionale scozzese sogna in grande ad Euro2024

Mentre gli Europei di calcio si avvicinano, con il calcio d’inizio in programma il 14 giugno la finale fissata per il 14 luglio in Germania, l’attenzione dei tifosi e degli addetti ai lavori è focalizzata sui calciatori e le nazionali che si affronteranno in uno dei campionati più attesi di tutto il mondo che quest’anno si prospetta più ricco di sorprese e rivelazioni che mai.

Se l’attenzione di molti è focalizzata sulle super favorite di questa competizione, tra le grandi nazionali oggetto di interesse emerge in particolare quella scozzese, che suscita molta curiosità vista la sua capacità di affermarsi, negli ultimi anni, come una realtà solida e competitiva: cosa che fino a dieci anni fa non era assolutamente immaginabile. E invece, la Scozia si prepara ad affrontare Euro2024 nel gruppo A dove si troverà alle prese con Germania, Ungheria e Svizzera: non è sicuramente il girone peggiore tra quelli di questo europeo, ma la presenza dei padroni di casa non lo rende neanche il più tranquillo.

Negli ultimi anni, la nazionale scozzese ha mostrato una notevole continuità e solidità nel rendimento. Non perde una partita dal giugno 2022, quando subì una sconfitta contro l’Irlanda in Nations League. Da allora, il cammino della squadra è stato impeccabile, con cinque vittorie su cinque partite nelle qualificazioni per Euro 2024. Con 12 gol segnati e solo uno subìto, e una vittoria prestigiosa contro la Spagna per 2-0 lo scorso marzo, la Scozia ha dimostrato di essere una forza da non sottovalutare.

Questo straordinario percorso ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi scozzesi, la Tartan Army, storica tifoseria scozzese, che hanno visto la loro nazionale tornare in una grande competizione internazionale agli Europei del 2021 dopo un’assenza di 23 anni. Ora, la Scozia è praticamente certa di un posto alle fasi avanzate di Euro 2024, e anche se le quote europei non la vedono come favorita per la vittoria finale, la squadra di Steve Clarke è pronta a confrontarsi con alcune delle migliori squadre d’Europa a testa alta.

Se le aspettative per la nazionale sono molto alte e la nazionale rincorre un sogno, a livello nazionale la Scottish Premiership, è in piena crisi. L'ultima partita di qualificazione europea contro Cipro, vinta 3-0, ha visto solo un giocatore della Premiership tra i titolari e i sostituti: Callum McGregor del Celtic. Gli altri giocatori provenivano tutti da club stranieri, principalmente dalla Premier League inglese, ma anche dalla Real Sociedad e dall’Al-Ettifaq.

Questo dato riflette una tendenza preoccupante nel calcio scozzese: l'incapacità dei club locali di trattenere e sviluppare talenti nazionali. Nell'ultimo derby di Glasgow tra Rangers e Celtic, solo sei dei 32 giocatori in campo erano scozzesi. Inoltre, nella recente finestra di mercato, solo 14 dei 80 giocatori acquistati dai 12 club della lega erano scozzesi.

La crisi della Scottish Premiership è principalmente economica. Il campionato non può competere con le ricche leghe europee, e il fascino di club storici come Celtic e Rangers è diminuito a livello internazionale. Le nuove regole post-Brexit hanno ulteriormente complicato la situazione, limitando e rallentando il calciomercato in entrata.

Nonostante le difficoltà del campionato domestico, il CT Clarke ha saputo creare una squadra nazionale competitiva. Giocatori come Scott McTominay, capocannoniere delle qualificazioni, hanno giocato un ruolo fondamentale nel successo recente della squadra.

Il merito di Clarke e dei suoi giocatori è ancora più significativo se consideriamo le limitazioni economiche e strutturali del calcio scozzese: la capacità di ottenere risultati straordinari nonostante queste difficoltà è una testimonianza della qualità del lavoro svolto dalla Federazione e dal CT.

La Scozia, dunque, in vista di Euro 2024 ha la possibilità di continuare a sognare in grande.

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