Dalla Sicilia a Cengio per riabbracciare il suo “luogo del cuore”, in bici per oltre 2000 chilometri per un progetto cicloturistico che, attraversando sette regioni italiane – Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Lazio e Toscana – lungo la costa tirrenica, lo porterà alle Alpi.
Il lungo viaggio in bicicletta di Leonardo Cavazzi, iniziato il 6 luglio da Comiso, in Sicilia, ha fatto tappa in provincia di Savona, un approdo particolarmente significativo per il cicloturista impegnato nel progetto “Dal deserto dei Monti Iblei ai ghiacciai delle Alpi”, patrocinato dal Vaticano nell'ambito delle iniziative per il Giubileo 2025.
Il suo arrivo a Cengio è stato un vero e proprio "momento amarcord". Nel comune valligiano al confine col Piemonte, Leonardo ha risieduto per 42 anni, nei quali ha lavorato come dipendente comunale. Ad accoglierlo sono stati il sindaco Francesco Dotta e numerosi ex colleghi e amici, tra cui Sergio Marenco, sindaco cengese negli anni in cui Cavazzi viveva in Liguria. Un pomeriggio e una serata dedicati ai "luoghi del cuore" per il ciclista comisano il quale, prima di giungere a Cengio, ha toccato altre due tappe importanti sempre in provincia di Savona.
Dopo l'accoglienza a Palazzo Doria-Tursi a Genova, dove ha consegnato il gagliardetto di Comiso e di altri comuni attraversati al consigliere comunale Enrico Vassallo, Cavazzi è arrivato ieri a Cosseria. Qui, nella cittadina che ospita il Museo della Bicicletta con la collezione di Luciano Berruti, è stato ricevuto dal sindaco Roberto Molinaro. La giornata è poi proseguita a Millesimo, dove il cicloturista è stato accolto dalla vicesindaco Alessandra Garra, prima di raggiungere l'attesissima Cengio.
Questa mattina, Cavazzi è ripartito da Cengio, dirigendosi verso Santena, in Piemonte, città natale e luogo di sepoltura di Camillo Benso conte di Cavour. Le prossime tappe lo condurranno in Lombardia, con un passaggio a Sotto il Monte, città natale di Giovanni XXIII, prima di concludere il suo lungo viaggio nella sua città natale, Sondrio. Il viaggio era iniziato da Comiso, dove attualmente vive, in compagnia di Dino Naglieri, che ha poi lasciato l'impresa a Gaeta, permettendo a Cavazzi di proseguire in solitaria.





















