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Calcio | 01 aprile 2014, 18:05

Calcio: 450 volte Raffaele Giglio. "Il gol più importante? Quello che devo ancora segnare"

Il bomber quarantenne della Loanesi ha raggiunto con la rete di domenica scorsa le 450 reti in carriera

Calcio: 450 volte Raffaele Giglio. "Il gol più importante? Quello che devo ancora segnare"

Una storia importante alle spalle non limita gli obiettivi per il futuro. Tutt'altro. Raffaele Giglio, attaccante della Loanesi ha raggiunto quota 450 reti in carriera, grazie al gol realizzato alla Rivarolese domenica scorsa, ma , contemporaneamente per il bomber campano, i traguardi da tagliare restano ancora tanti, in primis il raggiungimento della quota salvezza con la Loanesi.

Raffaele, in primis complimenti. Spesse volte molti ex giocatori professionistici hanno avuto esperienze disastrose nel mondo dilettantistico. Qual'è il segreto per arrivare a 40 anni mantenendo un simile livello di competitività?

"Non ci sono segreti, ma due parole: l'umiltà e l'amore per questo sport. Allenarsi bene, con costanza e anche con la giusta dose di professionalità è fondamentale per riuscire ad essere utili alla propria squadra. Il calcio non aspetta, se allenti un attimo la tensione ti presenta subito il conto".

Domanda banale: tra i 450 gol quale ricordi con più affetto?

"Ogni stagione della vita regala sensazioni diverse, per questo motivo intendo pensare unicamente al futuro: il gol più importante è quello che ancora deve arrivare e darò il massimo affinchè ciò avvenga. Chiaro che esordire in Serie C a 32 anni ed andare subito a segno in uno stadio come quello del Pisa rappresenta per me un ricordo indelebile".

Pensare di arrivare a 500 reti è un azzardo? 

"E' sicuramente difficile, dovrei giocare almeno per altri 3-4 anni. Pensiamo alla Loanesi e a concludere nel migliore dei modi questo campionato. Ho vinto campionati persi e perso campionati già vinti, per cui è basilare raggiungere la quota salvezza nel più breve tempo possibile".

Eppure la tua stagione non era iniziata nel migliore dei modi con l'Albenga.

"E' vero, non ha funzionato, però sarò sempre riconoscente nei confronti del presidente Tomatis: ha aiutato il sottoscritto e la mia famiglia. Le strade calcistiche si sono separate ma non posso che conservare un grande ricordo. Lo stesso calore umano l'ho riscontrato qui alla Loanesi, dal presidente, a Viviano Rolando, ad Aldo Graziano, senza dimenticare Chiara Decostanzi e Cinzia Pacellino. E' un ambiente giovane e familiare dove la comunione d'intenti è la base di tutto. Scaramanzia vuole che anche i 400 gol li abbia raggiunti qui a Loano, nella mia precedente esperienza, chi lo sa che sempre con la maglia rossoblu non possa arrivare il cinquecentesimo..."

Lorenzo Tortarolo

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