Mentre negli spogliatoi proseguono ancora i festeggiamenti per la promozione raggiunta dal Teramo, in sala stampa il clima è più grigio e rassegnato. I biancoblu, comunque, non hanno demeritato e hanno fatto la partita per gran parte del match: “Abbiamo giocato palla a terra e abbiamo provato, umilmente, a infastidire una squadra promossa meritatamente in serie B” inizia il tecnico Riolfo, “Abbiamo creato diverse occasioni da rete che, purtroppo, non siamo riusciti a concretizzare; loro, al contrario, sono stati più cinici e bravi a buttarla dentro. Ho ricevuto dai ragazzi quello che volevo e ci abbiamo provato fino alla fine”.
Ormai gli Striscioni possono salvarsi solo attraverso i play out: “Abbiamo una settimana in più per preparare gli spareggi; penso che nessuna squadra sarà contenta di affrontare questo Savona. Certo, siamo consci di avere limiti, ma possiamo solo crescere e ci concentreremo maggiormente sui cross e sulla rifinitura; magari, con squadre alla nostra portata, riusciremo più facilmente a spedire la palla in rete”.
La partita di oggi lascia sicuramente, quasi un anno dopo l’impresa di Vicenza, amarezza nel cuore dei tifosi savonesi; tutto cambia velocemente: dal sogno cullato della serie cadetta ad un anno di sofferenze che lascerà pochi ricordi positivi, da un entusiasmo crescente del tifo biancoblu, ad un anno di anonimato, in cui vedere la festa e la gioia dei colorati, rumorosi, ma corretti supporters abruzzesi, giunti a centinaia, appare quasi una beffa. La salvezza, però, non è un’utopia e la speranza deve essere l’ultima a morire.














